Roma, agguato in centro: 70 tifosi spagnoli aggrediti da ultras della Lazio

23 gennaio 2025 | 16:45
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Roma, agguato in centro: 70 tifosi spagnoli aggrediti da ultras della Lazio
Fotogramma

L’agguato in via Leonina alla vigilia del match Lazio-Real Sociedad. Gualtieri: “Scene di violenza folle che offendono la città”

Roma, 23 gennaio 2025 – Violenza in pieno centro a Roma dove, in via Leonina, un gruppo di 70 tifosi spagnoli è stato aggredito un gruppo di circa 80 persone, si presume riconducibile alla tifoseria ultras laziale. Tre spagnoli sono stati accoltellati E’ accaduto ieri sera, 22 gennaio, intorno alle 23. L’agguato è avvenuto alla vigilia del match Lazio-Real Sociedat che si disputerà questa sera allo stadio Olimpico.

Nello scontro sono stati usati oggetti contundenti e armi da taglio. Gli aggressori sono fuggiti all’arrivo della polizia. Sul posto sono stati sequestrati oggetti utilizzati per l’aggressione. Alcuni ultras sono stati identificati nelle aree limitrofe al luogo dell’aggressione. Sono in corso approfondimenti investigativi anche con l’acquisizione delle immagini degli impianti di videosorveglianza cittadina.

Il sindaco Gualtieri: “Violenza folle che offende la città”

“Le immagini delle aggressioni di ieri sera a Roma nei confronti dei tifosi spagnoli sono vergognose e inaccettabili”. Queste le parole del sindaco Gualtieri che aggiunge: “Roma rigetta con forza queste scene di violenza folle che offendono la città, i suoi cittadini e lo spirito dello sport. Confido che le indagini delle forze dell’ordine facciano presto luce sui responsabili, perché la Capitale d’Italia non vuole e non merita di essere ricordata per simili barbarie”.

La SS Lazio: “In attesa degli sviluppi investigativi sui fatti accaduti nella notte, la S.S. Lazio nel condannare ogni forma di violenza, offre alle autorità la massima collaborazione e, all’esito delle indagini, ove accertato il coinvolgimento di appartenenti alla propria tifoseria, agirà duramente applicando le più rigide misure”. (Fonte: Adnkronos)

Per dovere di cronaca, e a tutela di chi è indagato, ricordiamo che un’accusa non equivale a una condanna, che le prove si formano in Tribunale e che l’ordinamento giudiziario italiano prevede comunque tre gradi di giudizio.