Il commento

Ostia condannata dal Telegraph tra pregiudizio e realtà

25 gennaio 2025 | 10:20
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Ostia condannata dal Telegraph tra pregiudizio e realtà

Ostia, negli anni, è cambiata. Ma la strada è ancora lunga…

Ostia, 24 Gennaio 2025- Ostia lasciatela perdere; il mare di Roma non è tra i migliori: anzi, a dirla tutta, Ostia è la seconda città ( senza neppure essere una città) che ha il mare peggiore del vecchio continente. A dirlo è il The Telegraph, dall’alta parte della manica. A scriverlo è invece un travel blogger, Tim Jepson che ad Ostia dà la maglia nera: a parte la sabbia che “sembrava apposto”, “L’acqua da evitare”, senza contare quell’atmosfera da città sgretolata e periferica creata “dai palazzi senza un briciolo di verde”. Chi scrive, però, fa un mea culpa, seppur leggermente camuffato dietro il velo di un giudizio quasi gratuito, quando ammette che non sa quanto la situazione sia cambiata negli anni perché “Non ho osato tornarci”.

La reazione del X Municipio

Ora, per quanto fastidiosa e dolorosa, questa classifica non è la prima e non sarà l’ultima. Certo è che non fa piacere leggere, soprattutto per chi ad Ostia ci vive, e magari fa ogni giorno qualcosa per rendere più vivibile il posto in cui si trova, un giudizio precipitato dall’alto e da lontano.

“In risposta a quanto riportato da alcuni articoli di stampa- scrive il minisindaco Falconi- che accostano Ostia a una lista di città di mare “meno belle d’Europa,” mi sento in dovere, come Presidente del Municipio X di Roma Capitale, di difendere con forza la straordinaria bellezza e unicità del nostro territorio.
E non sono io a farlo, sono le rilevazioni di ARPA e le autorizzazioni regionali che hanno certificato per il terzo anno di fila la salubrità del nostro mare come eccellente”
“Ricordiamo anche l’Area Marina Protetta delle Secche di Tor Paterno– continua- un’oasi di biodiversità unica nel suo genere e protetta dal 2000 dal Ministero dell’Ambiente. Le classifiche sensazionalistiche e i titoli acchiappalike non raccontano la realtà: il mare di Ostia è un luogo da vivere, scoprire e amare.
Il nostro mare è inoltre circondato da un patrimonio archeologico unico, con il Parco e il Borgo di Ostia Antica che richiamano visitatori da tutto il mondo.
Non accettiamo e non accetteremo mai etichette false confezionate da chi stravolge artatamente la realtà”

Quello che ancora c’è da fare

E, fin qui, ci siamo. Ostia, negli anni, è cambiata e se magari questo signore prendesse coraggio da tornaci, si accorgerebbe che, in effetti, la qualità dell’acqua è migliorata, che quell’atmosfera stravolta anni Settanta ora è finita, che il verde è aumentato, che la sabbia è ancora “okay.” Magari, allora, questo signore non ci metterebbe al secondo posto tra le spiagge peggiori ma non ci illudiamo: la strada è ancora lunga. Non scordiamo le polemiche del mare non accessibile, della condizione di urgenza del litorale che frana, delle mareggiate ad ogni pioggia, delle strade degradate, della percezione dei cittadini di trovarsi, spesso e volentieri, in un “quartiere dormitorio”. E allora arrabbiamoci pure se, tanto per cambiare, leggiamo ancora una volta il nome di Ostia che si accompagna ai soliti due tre stereotipi triti e ritriti- per ammissione anche dello scrivente del Telegraph- ma non cerchiamo di nascondere le pecche amministrative di cui da sempre Ostia soffre dietro il potenziale naturale del territorio.

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