
La Capitaneria di Porto di Roma ha sequestrato oltre 30 chili di prodotti ittici privi di tracciabilità
Fiumicino, 9 febbraio 2025 – Anche di domenica, la Capitaneria di Porto – Guardia Costiera di Roma non abbassa la guardia sui controlli nel territorio. Durante un pattugliamento al molo di Torre Clementina, a Fiumicino, gli uomini della squadra nautica hanno individuato venditori abusivi di prodotti ittici che, notata la presenza delle autorità, hanno abbandonato la merce lasciandola incustodita.
Il sequestro del pesce privo di tracciabilità
Nel corso dell’intervento, i militari hanno sequestrato oltre 30 chili di pesce, tra cui più di 20 chili di lumachine ancora vive e circa 10 chili di razze, conservate in imballaggi non conformi. La mancanza di documentazione sulla provenienza ha reso necessario il sequestro del pescato, un’azione mirata a tutelare sia la sicurezza alimentare dei consumatori sia gli interessi dei pescatori autorizzati, penalizzati dalla concorrenza sleale.
La tutela dell’ambiente e della legalità
Le lumachine, ancora vive, sono state prontamente rigettate in mare, evitando ulteriori danni all’ecosistema marino. L’operazione ha messo in evidenza come il maltempo e la pioggia non scoraggino le attività illegali, rendendo ancora più cruciale il costante monitoraggio delle autorità marittime per garantire il rispetto delle normative vigenti.
La Guardia Costiera di Roma continua a essere in prima linea nel contrasto alla pesca e vendita non autorizzate, ribadendo il proprio impegno nella protezione della filiera ittica e nella difesa dei consumatori.
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