Ostia, atti vandalici alla Palestra della Legalità: identificato un 39enne
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Per i carabinieri potrebbe trattarsi di un tentativo di furto
Ostia, 13 febbraio 2025 – I Carabinieri della Compagnia di Ostia hanno denunciato e successivamente arrestato un romano di 39 anni, già noto perché indagato per reati di tipo predatorio, gravemente indiziato dei reati di danneggiamento e tentato furto alla Palestra della Legalità, fatti avvenuti lo sorso 3 febbraio, e per un altro furto, consumato ai danni di un piccolo supermercato nell’ultimo fine settimana.
Nella prima circostanza, a seguito della denuncia presentata dal responsabile della palestra che ha fornito le riprese dei sistemi di sorveglianza, i Carabinieri della Stazione di Ostia hanno avviato una immediata attività investigativa che ha permesso di identificare il 39enne, gravemente indiziato di essere l’autore del danneggiamento (leggi qui), avvenuto presumibilmente nell’ambito di un tentativo di furto, ai danni della struttura sportiva, bene confiscato alla criminalità organizzata nel 2019.
Il secondo episodio è avvenuto nella notte tra sabato e domenica. I Carabinieri della Sezione Radiomobile a seguito della segnalazione fatta dal proprietario di un supermercato di Ostia, situato in viale del Lido, hanno raggiunto rapidamente l’esercizio commerciale, notando un uomo uscire da una vetrina infranta per poi darsi alla fuga a piedi. Il soggetto è stato immediatamente raggiunto dai militari che a seguito degli accertamenti lo hanno identificato e riconosciuto nella stessa persona dei fatti descritti precedentemente.
Nel corso della perquisizione è stato trovato in possesso della somma contante di 200 euro, sottratta dal fondo cassa dell’attività commerciale, somma che è stata successivamente restituita al proprietario dell’attività che per i fatti ha sporto formale denuncia. L’uomo è stato quindi arrestato per furto aggravato e condotto presso la propria abitazione agli arresti domiciliari. Il giorno seguente, il 39enne è stato condotto presso le aule di piazzale Clodio dove il Tribunale di Roma ha convalidato l’arresto, senza nessuna misura, in attesa del processo.
Si precisa che considerato lo stato del procedimento penale, indagini preliminari, l’indagato deve ritenersi innocente fino a un eventuale definitivo accertamento di colpevolezza con sentenza irrevocabile.
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