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L’Asl Roma: “Ringraziamo sentitamente i cinque operatori sanitari che, dopo quanto successo, sono rimasti in ospedale fino alla conclusione del turno di lavoro”
Ostia, 17 febbraio 2025 – Cinque operatori sanitari sono stati aggrediti all’Ospedale Grassi di Ostia: è successo nel tardo pomeriggio di sabato. L’aggressione è stata perpetrata da un uomo all’interno del Pronto Soccorso. Stando a quanto si apprende, l’uomo avrebbe dato in escandescenze dopo la richiesta negata di vedere la madre fuori orario, costringendo le forze dell’ordine a intervenire
“La Direzione Aziendale della ASL Roma 3 esprime solidarietà e vicinanza al personale sanitario del Grassi per la vile aggressione subita all’interno del Pronto Soccorso. Ringraziamo sentitamente i cinque operatori che, dopo quanto successo, sono rimasti in ospedale fino alla conclusione del turno di lavoro, oltre alla Vigilanza e alle Forze dell’Ordine intervenute prontamente. Al nostro personale garantiremo da subito non solo il supporto psicologico ma anche quello legale, necessari per affrontare insieme la vicenda e per fare in modo che ci siano ancora maggiore tutela e sicurezza all’interno delle nostre strutture sanitarie”. Così in una nota la Direzione Aziendale della ASL Roma 3.
Rocca: “Faremo di tutto per arginare l’odioso fenomeno”
Piena solidarietà è stata espressa anche dal presidente della Regione Lazio Francesco Rocca: “Queste violenze devono finire, non smetteremo mai di dirlo a gran voce e di fare tutto il possibile per arginare l’odioso e insensato fenomeno. Un plauso particolare all’Oss e ai quattro infermieri coinvolti che, nonostante la delicata situazione, hanno continuato a garantire il loro servizio e hanno deciso di sporgere denuncia soltanto alla fine del turno di lavoro. Siamo e saremo sempre al fianco – con gratitudine – di chi presta un fondamentale servizio in favore della collettività”.
Giuliano (Ugl): “Il posto di lavoro come una trincea”
“Il posto di lavoro come una trincea. È così che vivono gli operatori sanitari oggetto costante di episodi di violenza ai loro danni. Come quello accaduto i all’Ospedale Grassi di Ostia dove il figlio di una paziente, in evidente stato di alterazione, ha aggredito selvaggiamente colpendoli con ferocia”. Lo dichiara in una nota Gianluca Giuliano, segretario Nazionale della UGL Salute.
“Per lui, – prosegue Giuliano – in possesso anche di un coltello rinvenuto nella sua automobile, è scattato l’arresto in flagranza di reato, come stabilito dalle nuove norme. Che però, è palese, non fermano l’escalation di folle violenza nei confronti dei professionisti della salute. Il rischio di vedere trasformare in tragedie queste, come già accaduto, aggressioni è altissimo. Per questo chiediamo al Presidente della Regione Lazio Francesco Rocca di andare oltre alle parole di sdegno e di assumere tutte le iniziative per la difesa di questi lavoratori. Bisogna rafforzare la presenza delle forze dell’ordine in prossimità dei reparti più a rischio, verificare il funzionamento degli impianti di videosorveglianza ove presenti e predisporne l’istallazione se assenti, prendere esempio dalla Lombardia che sta sperimentando braccialetti antiaggressione in dotazione a tutti gli operatori collegati con le centrali operative. Non c’è più tempo bisogna attivarsi con la massima celerità per la sicurezza degli operatori”, conclude Giuliano.
Zuccalà: “L’ennesimo episodio che fotografa una situazione esplosiva”
“Esprimiamo piena solidarietà ai 5 operatori sanitari che hanno subito la vile aggressione al pronto soccorso dell’ospedale Grassi di Ostia. L’ennesimo episodio di una serie di violenze che vedono coinvolti medici e infermieri della sanità laziale e che fotografano una situazione esplosiva: è dovere delle istituzioni pubbliche tutelare il personale sanitario che quotidianamente lavora nei presidi d’emergenza. Chiediamo a gran voce che la Asl di riferimento si costituisca parte civile e che la Regione Lazio sostenga le spese legali degli operatori coinvolti, così come previsto dalla nostra mozione di aprile scorso, approvata all’unanimità dal Consiglio regionale del Lazio”.
Così in una nota il capogruppo M5S Lazio Adriano Zuccalà.
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