Il progetto

Fiumicino, il Comune lancia un nuovo progetto per la scuola dell’infanzia: comunicare attraverso il gioco e il movimento

20 febbraio 2025 | 09:00
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Fiumicino, il Comune lancia un nuovo progetto per la scuola dell’infanzia: comunicare attraverso il gioco e il movimento

L’iniziativa rivolta ai bambini della Scuola d’Infanzia con una nuova “forma” di educazione motoria

Fiumicino, 20 febbraio 2025 – “Vivere è comunicare. Giocando si comunica”. Queste una delle filosofie del progetto “Crescere giocando”, voluto dal Comune e rivolto ai bambini della Scuola d’Infanzia di Fiumicino, che ha lo scopo di evidenziare l’importanza dell’Educazione Motoria, ma sotto una luce diversa: quella della riscoperta del gioco come elemento essenziale per un sano sviluppo globale del bambino.

I valori che il progetto trasmette sono condivisione, lealtà, spirito di gruppo, rispetto e ritrovare il senso del gioco”, mettendo al primo posto il bambino fornendo gli strumenti, per imparare a divertirsi, per stimolare la creatività e la sua autonomia.

Quando si è bambini si comincia a scoprire il mondo giocando, già dai primi mesi dalla nascita, quando i bambini iniziano a esplorare il loro ambiente attraverso i sensi. Crescendo cominciano a giocare insieme agli altri sviluppando abilità comunicative e collaborando. Via via iniziano a interagire di più con i propri coetanei fino ad arrivare a partecipare a giochi di gruppo. Il posto dove i bambini socializzano di più è le scuole.

E da lì partono i presupposti di “Crescere giocando”: l’idea di base è che il gioco, il movimento e lo sport debbano essere parte integrante della vita scolastica del bambino. Dando più attenzione al suo mondo, ai suoi interessi e alle sue motivazioni e il progetto intende evidenziare che il bambino ha voglia di muoversi, di confrontarsi con gli altri, di affinare le capacità senso percettive e gli schemi motori e posturali, di conoscere gesti e movimenti nuovi, in funzione di una preparazione multilaterale.

Un approccio molto diverso rispetto alla semplice lezione di motoria, perché giocare per i bambini significa divertimento ma non solo: si inizia a conoscere il proprio corpo, a controllarlo, ad usarlo nei modi più svariati. Si prende conoscenza dei propri gesti, si esplora l’ambiente, si consolida gli schemi motori, ma il gioco crea anche un ponte fra realtà e l’immaginario. Un’iniziativa innovativa, quindi, e portarla nelle scuole è un ottimo passo verso un tipo di educazione che tocca più aspetti e un apprendimento a tutto tondo.

Il prof. Roberto Tasciotti: ” Costruiamo sui progressi e impegnandoci a mettere i bambini al primo posto”

“La scuola dell’infanzia comunale si rafforzerà culturalmente inserendo discipline importanti per la crescita cognitivo motoria dei nostri bambini. Le grandi novità partiranno il 20 novembre- racconta il prof. Roberto Tasciotti– in occasione della Giornata internazionale deII’lnfanzia. Il 20 novembre 1959 segna una data importante poiché è il giorno in cui l’Assemblea Generale delle Nazioni Unite ha adottato la Dichiarazione dei Diritti del Fanciullo. Altra data significativa è il 1989 quando l’Assemblea Generale ha approvato la Convenzione delle Nazioni Unite sui Diritti deìI’lnfanzia e deII’AdoIescenza. Costruiamo sui progressi e impegnandoci a mettere i bambini al primo posto”.

“Partiremo con L’educazione motoria in collaborazione con esperti del movimento. – aggiunge- Per un’ora a settimana un docente di scienze motorie svilupperà le azioni didattiche in ogni sezione delle nostre scuole A gennaio ogni bambina seguirà lezioni d’inglese con docenti di Iingua inglese per un*ora a settimana. Nel prossimo anno scolastico aggiungeremo un’altra disciplina. L’educazione musicale con docenti di musica”.

“Sartre, parlando d’infanzia parla dell’uomo come Esser-ci- continua il professore-  L’esistenza deIl’esserci è caratterizzata dalla possibilità che il bambino ha davanti a sé, indefinite possibilità da realizzare, che si traducono nella possibilità riprogettare. Il bambino oggi è accerchiato da cose a cui dare un significato utile alla realizzazione dei suoi progetti di vita. Vogliamo creare una scuola che dia strumenti di comprensione sia del proprio Io corporeo che dei linguaggi socializzanti. L*inglese contribuisce alla comunicazione universale, la musica produce una visione carica dì ricchezza interiore e di pace verso il prossimo, l’educazione motoria permette al bambino di comprendere meglio se stesso nello spazio tempo. L’organizzazione spazio- temporale è il prerequisito della lettura e della scrittura Muovere la mente è questo il nostro obiettivo, attivando la curiosità, l’esplorazione, Io stupore.

“La nostra Scuola dell’infanzia comunale- conclude- concorre all’educazione e allo sviluppo affettivo, psicomotorio, cognitivo, morale, sociale dei bambini, promuovendone le potenzialità di relazione, autonomia, creatività e apprendimento Il vero apporto che vuole dare la scuola dell’infanzia è favorire un interessamento gioioso alla realtà. Infatti, educare significa introdurre il bambino a conoscere la realtà e a scoprire che i “frammenti della vita” sono legati da un significato”.

Dott. Le Pira: “Rimettere il movimento al centro dell’apprendimento”

Ideatore del progetto è il dott. Francesco Le Pira, laureato in Scienze Motorie & Docente di Educazione motoria nella scuola dell’infanzia e primaria ha sviluppato innumerevoli conoscenze attraverso la formazione ed esperienze sul campo entrando nel fantastico mondo dei bambini dando vita al progetto “Crescere Giocando”. Il dott. Le Pira si avvale delle competenze Dott. Antonio Mazzoni docente universitario della Lumsa, corresponsabile del progetto e punto di riferimento dei Tutor nelle scuole, coniando la filosofia delle “Fiabe Motorie”

“In un contesto sempre più tecnologico, con il progetto Crescere Giocando si vuole riportare il corpo, il movimento al centro dell’apprendimento – dichiarano l’ideatore del progetto dott. Francesco Le Pira e il corresponsabile del progetto dott. Antonio Mazzoni-. I bambini sono corpo e il corpo è il primo canale preferenziale. Il gioco, la fantasia motoria e la creatività sono gli ingredienti per renderli protagonisti, autonomi e felici. I bambini diventano i protagonisti del progetto, in un meso-sistema-scuola-Comune-esperti- famiglia si vuole realizzare un futuro fatto di benessere”.

“I nostri insegnanti, – ha aggiunto il dott. Le Pira – esperti di attività psicomotorie, sono stati accolti dalle bambine e dai bambini con meraviglia, con gioia e con stupore. Finalmente una comunità ha scelto di sostenere i bisogni dei bambini, di sostenere la loro crescita attraverso il gioco, la relazione, le emozioni, la fiaba motorie e English in Motion (Imparare l’inglese in movimento)”.

Le Pira e Mazzoni

L’importanza della psicomotricità

La psicomotricità è una disciplina che integra aspetti psicologici e motori, mirata a favorire lo sviluppo armonico del bambino. Si tratta di una pratica fondamentale per il suo sviluppo integrato, contribuendo al suo benessere complessivo: combina movimento e vita affettiva per promuovere il benessere psicologico del bambino, aiuta nel miglioramento delle capacità motorie, cognitive e relazionali. Migliorare le abilità fisiche come coordinazione, equilibrio e forza. Focus della disciplina è anche l’espressione emotiva e la socializzazione, perché punta a favorire l’espressione delle emozioni attraverso il movimento e a promuovere interazioni positive con i coetanei. Per questo è uno dei punti centrali del progetto.

Il gioco-sport

È il benessere dei bambini che viene messo al centro nel progetto: “Crescere Giocando” è un mezzo essenziale per favorire la crescita, lo sviluppo e la motivazione del bambino attraverso il gioco-sport. Questo è possibile perché attraverso il gioco i bambini apprendono più facilmente- si legge nella scheda del progetto – sia della propria dimensione motoria (fattori percettivi, esecutivi, coordinazione motoria), sia quella cognitiva (fattori di osservazione, di analisi, di interpretazione dei problemi attraverso il gioco), sia quella relazionale (impegno affettivo, scoperta dell’altro, apprendimenti sociali).

Unire il gioco allo sport significa non solo divertirsi: l’attività fisica aumenta il senso di appartenenza del bambino aiutando ad essere più sicuro di sé. Altro aspetto importante dello sport è che può essere anche un mezzo per lo sviluppo fisico e mentale dei bambini con disabilità. “Crescere Giocando” infatti, si propone di essere un progetto il più inclusivo possibile: “Offriamo un’ampia selezione di dispositivi di alta qualità con l’obiettivo di fornire ai bambini con disabilità il miglior trattamento possibile per il rispettivo livello di sviluppo”, si legge ancora nella scheda tecnica.

Obiettivi del progetto

Fra gli obiettivi di “Crescere Giocando” c’è quello di utilizzare lo sport non solo come fine esclusivo di un apprendimento motorio, ma utilizzarlo anche come strumento di educazione individuale, a partire dalle conoscenze delle proprie abilità e delle proprie potenzialità, sia fisiche, sia di relazione con gli altri, per arrivare alla costruzione di un gruppo (la classe), che si riconosce non solo in una palestra, ma anche in un aula, in un laboratorio etc … o in qualsiasi altro spazio dove si individuino modalità di comunicazione.

Ecco perché il progetto vuole costruire, attraverso il gioco -sport, un clima di cooperazione nella classe e di gratificazione di ogni singolo bambino. Un vero e proprio itinerario che nelle varie fasi che riesca a sviluppare nei soggetti una maggiore conoscenza di sé e che rappresenti, anche per il referente della scuola, un ulteriore opportunità di conoscenza del gruppo-classe.

Clicca qui per leggere la scheda dettagliata del progetto “Crescere Giocando”