
Il sindaco Mario Baccini ha espresso grande soddisfazione per il raggiungimento di questo importante traguardo
Fregene, 21 febbraio 2025- Il Comune di Fiumicino ha celebrato un momento storico con la consegna formale delle chiavi dell’ immobile confiscato alla criminalità, situato in via Noli 1 a Fregene. Alla cerimonia di ufficializzazione del passaggio di proprietà hanno preso parte il sindaco, Mario Baccini e Grazia Mirabile, Dirigente Ufficio Immobili sequestrati e confiscati Italia Centrale, ente che ha deliberato la destinazione dell’immobile al Comune di Fiumicino. Presenti all’incontro il Presidente del Consiglio Comunale, Roberto Severini e l’Assessore alle Politiche Sociali, Monica Picca.
Un obiettivo raggiunto dall’Amministrazione comunale grazie al progetto che ha definito un nuovo utilizzo per la struttura, indirizzandola verso finalità socio-culturali e istituzionali. La proposta ha trovato il pieno assenso dell’Agenzia, che aveva inizialmente respinto il piano presentato dalla passata amministrazione nel 2022, proponendo quindi la vendita dell’immobile.Oggi, grazie all’impegno e alla visione lungimirante della giunta Baccini, il complesso diventa una risorsa per il territorio. L’immobile, composto da una villa di 466 mq su due piani e un fabbricato di 113 mq, situato su un’area di 4646 mq è circondato da un bellissimo giardino al centro di Fregene, un’ oasi di pace e di tranquillità.
Un’operazione che segna un grande passo nella riqualificazione di un bene confiscato, restituendolo alla collettività a favore dei cittadini e dei più vulnerabili: Investire i beni confiscati in attività che promuovano l’inclusione, la formazione dei giovani e la cultura della legalità, contribuisce a rafforzare la coesione sociale e a istruire una generazione consapevole dei valori della giustizia, dell’uguaglianza e della solidarietà.
Il progetto di riutilizzo dell’immobile ha come obiettivo principale quello di accogliere minori e giovani provenienti da famiglie a basso reddito o in situazioni di svantaggio. La struttura ospiterà attività culturali, educative e formative, tra cui campi estivi e soggiorni brevi destinati alle famiglie con difficoltà economiche.
Il piano prevede anche iniziative di turismo sociale, vacanze e gite destinate a persone con disabilità specifiche, permettendo loro di godere di momenti di svago e socializzazione in un contesto inclusivo. Altri progetti includono laboratori musicali e teatrali per i giovani del territorio, con la partecipazione attiva delle scuole e delle associazioni del terzo settore per favorire l’integrazione sociale. Non mancheranno, attività di cura del verde e ortoterapia, per promuovere stili di vita sani e la consapevolezza ambientale tra i giovani; oltre allo sviluppo di percorsi di autonomia per i ragazzi con disabilità, tramite stage pratici orientati al lavoro e alla formazione culturale.
Il sindaco Mario Baccini ha espresso grande soddisfazione per il raggiungimento di questo importante traguardo: «Ringrazio l’Agenzia Nazionale per aver accolto la proposta del Comune di Fiumicino. Questa è una grande vittoria per tutta la nostra comunità che potrà beneficiare di una struttura destinata a finalità di grande impatto sociale. – prosegue il Sindaco. – In primavera celebreremo l’inaugurazione ufficiale della struttura, e sarà un piacere invitare il Ministro degli Interni, Matteo Piantedosi, al quale presenterò personalmente i miei ringraziamenti per il lavoro di collaborazione istituzionale svolto dall’Agenzia. La destinazione di un immobile confiscato alla mafia al bene comune, è un atto che va oltre la semplice restituzione di un patrimonio materiale, assume un significato più profondo di reintegrazione sociale. È un segno tangibile di lotta contro la criminalità da parte dello Stato, di riappropriazione della legalità da parte cittadini e di speranza per il futuro».
La Storia
La villa situata in via Noli a Fregene vanta una storia ricca e significativa. Originariamente, questa residenza di lusso apparteneva a Ferdinando Perrone, già editore del quotidiano “Il Messaggero”.
Dopo la sua scomparsa nel 1998, la proprietà passò a un imprenditore che intraprese importanti lavori di ristrutturazione.
Tuttavia, a seguito di vicende giudiziarie che coinvolsero il nuovo proprietario, la villa fu sequestrata e rimase in stato di abbandono per diversi anni.
La proprietà si estende su un parco di circa 4.000 metri quadrati, delimitato dalle vie Noli, Portovenere e Varazze. Al centro del parco sorge una villa principale di 466 metri quadrati, distribuita su due piani e composta da 18 vani. Accanto ad essa, una dépendance su due livelli offre ulteriori 113 metri quadrati di spazio. La tenuta è completata da una piscina e un’area destinata ad attività sportive.
La villa sarà ora sottoposta a restauro. Va bonificata l’intera area verde attorno al fabbricato, e sistemata la parte più ampia della villa, ammalorata dopo anni di abbandono, che necessita adesso di un profondo lavoro.
La proprietà si estende su un parco di circa 4.000 metri quadrati, delimitato dalle vie Noli, Portovenere e Varazze. Al centro del parco sorge una villa principale di 466 metri quadrati, distribuita su due piani e composta da 18 vani. Accanto ad essa, una dépendance su due livelli offre ulteriori 139 metri quadrati di spazio. La tenuta è completata da una piscina e un’area destinata ad attività sportive.
ilfaroonline.it è su GOOGLE NEWS. Per essere sempre aggiornato sulle nostre notizie, clicca su questo link e seleziona la stellina in alto a destra per seguire la fonte.