I residenti chiedono sicurezza, a Lido Centro parte l’esposto

Ostia, 22 febbraio 2025 – E’ partito in data 21 di febbraio l’accorato appello del Comitato di Quartiere Lido Centro, affinché le autorità competenti prendano atto della situazione di grave pericolosità e degrado in cui versa il quadrante della stazione Lido Centro, ad un passo dal centro storico cittadino.

Il piazzale della stazione e le vie limitrofe sono ormai ostaggio di sbandati spesso in preda ai fumi dell’alcol o sotto l’effetto di sostanze stupefacenti, dediti al bivacco in condizioni igieniche precarie e alla richiesta minacciosa di soldi agli indifesi passanti. Non sono solo i residenti, ma anche fruitori dei mezzi pubblici o lavoratori impiegati nella zona ad essere vittime di intimidazioni. I commercianti hanno addirittura paventato di non voler proseguire le attività commerciali se lo stato di pericolo non cessa o quantomeno, si riduce.

Aumentate le frequentazioni di sbandati e la pericolosità sociale nel quadrante

Il CdQ riporta una triste statistica che vuole aumentata la frequentazione di sbandati nella zona, da quando è stato istituito il centro Caritas nel cortile dell’attigua Parrocchia di Regina Pacis. E’ soprattutto sotto il porticato antistante il Carrefour, angolo via Lucio Lepidio, che si assiste a scene deprecabili, dove i senza fissa dimora a qualsiasi ora del giorno e della notte espletano i propri bisogni corporali senza alcun ritegno, con tutte le conseguenze del caso, dal decoro alla sicurezza sanitaria.

Grande preoccupazione per l’incolumità, la sicurezza e la salute delle famiglie

Il CdQ richiede, pertanto, un intervento urgente atto a restituire sicurezza e decenza al quadrante. Pur ponendo l’attenzione sul disagio umano, non a caso l’esposto è indirizzato in primis all’assessorato alle Politiche Sociali e alla Salute Comune di Roma, e sulla necessità di fornire aiuto e supporto a chi ne ha bisogno, è necessario mantenere alta l’attenzione sulla sicurezza e sulle condizioni igieniche.

Ovviamente, l’esposto è indirizzato anche alla Polizia Municipale del X Gruppo Mare, alla ASL Roma 3, per conoscenza al Sindaco di Roma, al Presidente del Municipio X e all’assessore alle Politiche Sociali e Pari opportunità, che ha prontamente rilanciato l’esposto agli organi del territorio.

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