La proposta di legge

Ostia tenta (di nuovo) la secessione da Roma

22 febbraio 2025 | 12:43
Share0
Ostia tenta (di nuovo) la secessione da Roma

Dopo svariati referendum, Ostia ci riprova. Bozzi (Azione): “Cercheremo un consenso trasversale”

Ostia, 22 febbraio 2025- C’è un sogno, sul litorale romano, che non riesce a sopirsi mai del tutto ed è quello, parafrasando un celebre testo, di un “comune tutto per sé”; Ostia, nonostante le attonite facce dei più quando si accorgono che “è ancora Roma”, non costituisce comune e dipende dalla centralissima e un po’ distratta amministrazione romana. Non è la prima volta che il Municipio X tenta la strada dell’indipendenza, seguendo l’esempio della cugina Fiumicino, indipendente- lei sì- dal 1992 a seguito di una consultazione referendaria popolare. Ostia provò con due referendum nel 1989 e nel 1999, e poi una terza volta nel 2019.

A Settembre la Regione Lazio, dopo i due referendum falliti, aveva negato la possibilità di autorizzarne un ulteriore ai comitati che da anni si fanno carico della questione. C’era un solo modo per superare quel no, ossia una proposta di legge. Ed eccola che questa è arrivata direttamente a Montecitorio, portata da Ettore Rosato( Azione) e Valentina Grippo( Azione) e riaccende le speranze del Municipio. Non ancora definita la posizione dei due altri attori coinvolti nella faccenda, il sindaco di Roma Roberto Gualtieri e il presidente  Mario Falconi. La strada, che deve affrontare iter burocratici complessi, rischia di non esser percorsa neppure unitamente: perché se è vero che c’è chi rimane fan del chi fa da sé fa per tre, c’è anche chi teme che dall’abbandonare Roma Ostia avrebbe solo problemi di gestione ulteriori. Senza contare il rischio di una mancata calendarizzazione che può far concludere l’iter con un nulla di fatto.

Bozzi( AZ): “L’idea non è mai stata abbandonata”

“La premessa importante è che questa nostra iniziativa nasce dopo che la Regione Lazio, a settembre scorso, ha risposto al primo Comitato promotore del referendum (che aveva depositato un dossier nel 2019) e a un secondo Comitato, che ad oggi la Regione non può autorizzare un referendum su Roma perché la Capitale è nata con un ordinamento speciale. Davanti a quel pronunciamento abbiamo visto che l’unica possibilità era superare questo nodo con una proposta di legge”. Così spiega Andrea Bozzi, capogruppo di Azione in Municipio all’Adnkronos.

“Per noi è importante che ci sia una gestione autonoma di questa parte di municipio; – conclude- l’altra parte di municipio non muore, ma si valorizza se ha a sua volta un governo che pensa all’entroterra, che presenta dinamiche e problematiche completamente diverse dal litorale”. “A suo tempo ci furono due referendum, nel 1989 e nel 1999, persi anche perché veniva chiesto un quorum, ma trasversalmente l’idea non è mai stata abbandonata da tanti cittadini e imprenditori soprattutto dopo aver visto le sorti di Fiumicino, che ha aumentato il pil del 40%, dove gli abitanti sono passati da 40mila ad 80mila e dove c’è stata una crescita esponenziale. Ci mettiamo a disposizione di tutte le forze politiche che su questo si dovranno esporre. Cercheremo un consenso trasversale alla Camera e sul territorio faremo incontri con tutti quelli che vogliono supportare l’iniziativa.”

Il Comitato Promotore per Ostia Comune: “Auspichiamo un’ampia convergenza di partiti”

Il Comitato Promotore per Ostia Comune, che da anni affronta la questione in tutti i suoi aspetti ( dall’urbanistica, passando dai trasporti, fino ai servizi) in maniera tecnica, avvalendosi di studi e di professionalità, non può che approvare gli avvenimenti recenti.

” Constatata l’impossibilità a garantire agli ostiensi un percorso referendario così come previsto dall’ Art 133 della Costituzione- fanno sapere in un comunicato stampa- e dalla relativa Legge Regionale d’applicazione visti i pareri espressi su nostra sollecitazione dai ministeri competenti, apprendiamo questa iniziativa con sollievo e grande soddisfazione”.

“Siamo contenti che finalmente qualcuno abbia interpretato e tradotto in proposta di Legge il nostro progetto di far divenire il Lido di Ostia ed Ostia Antica comune autonomo;- continuano- segno evidente che gli studi di fattibilità di natura socio-economica sviluppati da questo Comitato iniziano finalmente a smuovere coscienze e contribuiscono a rafforzare l’idea concreta di far nascere il terzo comune del Lazio per numero di residenti”.

“Auspichiamo, cosi come appreso dai promotori di questa iniziativa parlamentare, un’ampia convergenza dei partiti su questa proposta di Legge che consentirà ai 100.000 cittadini di Ostia di decidere il futuro della città con un referendum che resta la più alta forma di democrazia prevista dalla nostra Costituzione. – concludono- Garantiremo alla più ampia convergenza di forze politiche possibile, la nostra passione e fermezza, gli oltre 200 volontari e la partecipazione di migliaia e migliaia di cittadini che credono nell’autonomia di Ostia come unica forma di riscatto al degrado ed al disagio sociale divenuti ormai cronici”.

ilfaroonline.it è su GOOGLE NEWS. Per essere sempre aggiornato sulle nostre notizie, clicca su questo link e seleziona la stellina in alto a destra per seguire la fonte.