Botta e risposta

Fiumicino, decentramento amministrativo: è scontro fra maggioranza e opposizione

27 febbraio 2025 | 12:00
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Fiumicino, decentramento amministrativo: è scontro fra maggioranza e opposizione

Acceso botta e risposta sull’acquisto di un immobile destinato a ospitare uffici pubblici

Fiumicino, 27 febbraio 2025 – Non si placano gli animi sulla questione del decentramento amministrativo che ha tenuto banco in questi giorni e che ora si è trasformato in un duro botta e risposta fra maggioranza e opposizione. Al centro la recente operazione di acquisto di un immobile destinato a ospitare uffici pubblici.

Da un lato, la consigliera Francesca De Pascali, in rappresentanza della maAcceso ggioranza, difende con forza la scelta del sindaco Mario Baccini, ritenendo che sia necessario procedere legalmente per tutelare l’immagine dell’amministrazione (leggi qui). Dall’altro, il consigliere Paolo Calicchio, in quota all’opposizione, contesta non solo l’acquisto, ma anche le modalità con cui è stato condotto, parlando apertamente di un prezzo sproporzionato e di un’operazione poco trasparente.

La polemica si accende sulla valutazione economica dell’immobile: secondo De Pascali, l’acquisto è avvenuto nel pieno rispetto delle normative, con una doppia perizia – una interna e una esterna – che ne certifica la congruità. Il costo effettivo dell’operazione ammonterebbe a 1 milione di euro, mentre altri 300mila euro sarebbero destinati a lavori di adeguamento, tra cui arredi per uffici amministrativi e della polizia locale, la chiusura della strada con due cancelli per la sicurezza dei veicoli, la realizzazione di nuovi bagni e un impianto elettrico e di condizionamento.

Il prezzo stabilito, pari a 1.750 euro al metro quadro, secondo la consigliera, risulta nettamente inferiore alla valutazione OMI (Osservatorio del Mercato Immobiliare), e sarebbe dunque in linea con i valori di mercato per immobili di questa tipologia.
L’opposizione non ci sta. Paolo Calicchio rilancia, definendo la risposta della maggioranza un tentativo di intimidazione. L’esponente dell’opposizione ritiene che la decisione di ricorrere alle vie legali contro le critiche sia sproporzionata e inaccettabile, ribadendo che il loro compito è proprio quello di controllare e vigilare sull’operato dell’amministrazione.

Il nodo centrale della sua contestazione riguarda il costo dell’immobile: Calicchio sottolinea come il locale sia stato acquistato per 520mila euro da una società privata una settimana dopo la pubblicazione di una manifestazione di interesse del Comune. Dopo soli otto mesi, lo stesso immobile sarebbe stato rivenduto al Comune per 1,3 milioni di euro, con un incremento di valore del 200%.

Una rivalutazione che, secondo l’opposizione, non trova giustificazione, tanto più considerando che la società venditrice continuerà a possedere circa 100 metri quadri dello stabile su un totale di 600, mantenendo così una parte della proprietà. Inoltre, l’immobile in questione ha una classificazione commerciale, il che renderebbe ancora più discutibile il metodo di valutazione utilizzato per l’acquisto da parte del Comune.

Calicchio rincara la dose e annuncia di essere pronto a portare la vicenda davanti alla Corte dei Conti, per verificare eventuali anomalie nella gestione dei fondi pubblici. “Non ci hanno convinto né i fogli, né i tecnici, né tantomeno il sindaco”, afferma, aggiungendo che se l’unico modo per ottenere chiarezza è un’aula di tribunale, l’opposizione è pronta a procedere.

Ma su questo punto è la De Pascali che chiosa, attaccando l’opposizione, accusandola di strumentalizzare il tema per distogliere l’attenzione da scelte amministrative del passato. In particolare, punta il dito contro la tanto discussa piazza di Aranova, inaugurata più volte ma di fatto mai completata, e sulla sede di Palidoro, che secondo la consigliera versa in condizioni di fatiscenza, tanto da necessitare interventi di manutenzione straordinaria. A suo dire, questi spazi non avrebbero potuto ospitare la polizia locale, né garantire servizi adeguati ai cittadini, motivo per cui si è optato per una nuova sede. Poi l’ultima stoccata. “Piuttosto chiedo all’opposizione: cosa ci dicono rispetto agli immobili dati da un noto imprenditore romano per scomputare il pagamento, a Parco Leonardo, degli oneri valutati 2.900 euro al mq dei quali buona parte (ben 300 mq) destinati a un centro anziani che a oggi conta una quarantina di iscritti. Davvero proprio loro si permettono di gettare fango su chi, correttamente, dà seguito agli impegni presi coi cittadini?”.

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