Agricoltori, continua la protesta a Torrimpietra

Fiumicino, 4 marzo 2025  – Continua la protesta degli agricoltori a Torrimpietra, lungo la via Aurelia, dove da settimane si sono radunati per chiedere misure concrete contro la crisi del settore. A portare conforto ai manifestanti è stato il vescovo di Civitavecchia-Tarquinia, monsignor Gianrico Ruzza, accolto con calore dai presenti. Il prelato ha sottolineato l’importanza di un dialogo costruttivo con le istituzioni, ribadendo la necessità di ascoltare le difficoltà del mondo agricolo.

All’incontro erano presenti anche esponenti della politica locale, tra cui il sindaco di Fiumicino Mario Baccini, il consigliere comunale di Cerveteri Gianluca Paolacci e Gianfranco Fioravanti, in rappresentanza degli agricoltori di Ladispoli.

Una crisi sempre più profonda

Le problematiche sollevate dagli agricoltori riguardano pressione fiscale, costi di produzione elevati e un mercato sbilanciato, in cui i guadagni non vengono equamente distribuiti tra produttori, grande distribuzione e industria. Il consigliere Gianluca Paolacci ha ribadito il pericolo imminente per il settore: “Il settore è ormai vicino al collasso. La burocrazia è soffocante e il guadagno non è equo. Queste famiglie devono essere ascoltate”.

Il rischio, sottolineano gli agricoltori, è che la crisi incida sulla qualità del cibo che arriva sulle tavole dei consumatori, con effetti a catena su tutta la filiera agroalimentare.

Nuove azioni di protesta in vista

Già lo scorso mese, la sindaca di Cerveteri Elena Gubetti aveva espresso la sua vicinanza alla protesta. Tuttavia, il malcontento rimane alto. I trattori, pur dimezzati rispetto alle prime settimane, sono ancora parcheggiati lungo la strada, e non si escludono nuove manifestazioni di protesta con sfilate lungo l’Aurelia, causando possibili disagi alla viabilità.

L’incertezza per il futuro del settore agricolo è sempre più tangibile. Il presidio continua a raccogliere imprenditori agricoli di Cerveteri, Ladispoli, Santa Marinella, Fiumicino e Anguillara, tutti uniti dalla necessità di un intervento concreto per la sopravvivenza dell’agricoltura locale.

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