WASHINGTON BLOCCA GLI AIUTI |
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E’ finita per Kiev? Trump chiude il rubinetto

4 marzo 2025 | 07:32
E’ finita per Kiev? Trump chiude il rubinetto

Bloccati gli aiuti militari destinati all’Ucraina, anche quelli attualmente in transito. Trump congela tutto fino a nuovo ordine. A Zelensky restano solo… le terre rare

Washington, 4 marzo 2025 – Trump ha chiuso il rubinetto. Gli aiuti militari all’Ucraina sono stati ufficialmente sospesi. Con un annuncio che ha fatto tremare Kiev e le cancellerie europee, il presidente degli Stati Uniti ha deciso di interrompere ogni forma di supporto militare a Zelensky, lasciando l’Ucraina in balia di Mosca. Un colpo di grazia? Forse no. Ma una svolta brutale che segna un prima e un dopo nel conflitto, che ormai ci si aspettava dopo il disastroso incontro andato in scena tra i due presidenti negli scorsi giorni.  La notizia è stata riportata per prima da Bloomberg, che ha rivelato come la Casa Bianca abbia ufficialmente bloccato i fondi per l’assistenza militare a Kiev. E c’è poco da girarci intorno: come ricordano gli stessi vertici ucraini, le speranze di un’eventuale vittoria sono prossime allo zero senza el armi americane.

La decisione arriva in un momento non casuale, a poche ore dal primo discorso di Trump al Congresso, un evento in cui il presidente intende dettare la sua agenda per i prossimi mesi. Ma soprattutto, il suo ritorno al Campidoglio sarà carico di un simbolismo inquietante: sarà la prima volta che Trump metterà piede nel cuore della democrazia americana da quel 6 gennaio 2021, quando il Campidoglio fu preso d’assalto dai MAGA. Un ritorno che per molti ha il sapore della rivincita, per altri quello di una minaccia. Il Congresso che nel 2021 lo dichiarò politicamente finito oggi si ritrova a dover ascoltare, e soprattutto subire, la sua nuova dottrina geopolitica.

“Questo ragazzo non vuole la pace”

E, come se non bastasse, Trump ha rincarato la dose con la sua solita brutalità. “Questo ragazzo non vuole la pace”, ha detto riferendosi a Zelensky, quasi fosse un passante qualunque e non il presidente di un paese devastato dalla guerra. Una frase che, più che una critica, suona come un congedo definitivo. Ma c’è di più. Il blocco degli aiuti vale fino a nuovo ordine, ovvero fino a quando – a detta di Washington – Zelensky non dimostrerà di “volere la pace”. E, nella traduzione trumpiana, questo significa solo una cosa: sedersi al tavolo, accettare il compromesso e dare a Washington quello che vuole. In soldoni? Le terre rare. Dopo, forse, si potrà tornare a parlare di sostegno militare. Ma non è detto: Trump è una scheggia impazzita, ogni sua mossa è imprevedibile. E Kiev ha bisogno di tutto… tranne che di questo. (Foto: Facebook @DonaldJTrump)

*Lorenzo Contigliozzi – corrispondente dagli Stati Uniti.

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