Fiumicino, pozzetti allagati, telefoni e Internet in tilt: cittadini e imprese isolati da giorni

A Fiumicino, tra via Trincea delle Frasche e via Passo Buole, telefoni e Internet fuori uso per giorni: cittadini e imprese isolati, proteste contro TIM.
Fiumicino, 6 marzo 2025 – Un’intera zona di Fiumicino è alle prese con un blackout prolungato delle comunicazioni. Da giorni, tra via Trincea delle Frasche e via Passo Buole, i cittadini sono senza linea telefonica fissa e connessione Internet, causando gravi disagi a famiglie e attività commerciali. Il problema si ripete ciclicamente: basta un po’ di pioggia e i pozzetti, che dovrebbero essere stagni, si allagano, mandando in tilt l’intero sistema.
Disservizi continui e nessuna soluzione
I residenti segnalano che la situazione va avanti ormai da oltre un anno, senza una soluzione definitiva. L’ultimo blackout si è verificato nei giorni 9, 10, 11 febbraio, poi dal 13 al 17 febbraio e ancora dall’1 al 6 marzo, con utenti completamente isolati. A essere maggiormente colpite sono le aziende che lavorano con connessioni dati e le persone in smart working, costrette a trovare soluzioni alternative per svolgere il proprio lavoro.
“Il pozzetto dell’armadio di rete davanti al civico 146 di via Trincea delle Frasche è completamente allagato. È stato sistemato ieri mattina, ma oggi è già di nuovo fuori uso”, raccontano i cittadini, esasperati per una situazione che sembra senza via d’uscita.
Le proteste: “Ora vogliono farci pagare la riparazione”
A peggiorare la situazione è l’ultimo aggiornamento da parte della compagnia telefonica. Secondo le segnalazioni ricevute, la TIM avrebbe chiesto ai residenti di pagare l’intervento per la riparazione dell’armadio e dei pozzetti allagati. “Questi stanno fuori”, commenta un residente, sottolineando che il problema è strutturale e riguarda un’infrastruttura che dovrebbe essere garantita e manutenuta dall’azienda stessa.
La rabbia cresce tra i cittadini: “Se nel 2025 ci troviamo ancora con un armadio delle telecomunicazioni in queste condizioni, come possiamo garantire un servizio adeguato a centinaia di persone? È una vergogna”.
Cittadini e imprese chiedono risposte
L’assenza di una connessione stabile non è solo un problema di comfort, ma rappresenta un danno economico per molte attività della zona e un grave disagio per gli anziani, che spesso dipendono dal telefono fisso per le comunicazioni di emergenza. La richiesta dei cittadini è chiara: un intervento definitivo che metta fine a questi disservizi cronici.
Nel frattempo, la protesta si allarga e si valutano azioni collettive per far valere i propri diritti. In gioco non c’è solo la qualità del servizio, ma la possibilità stessa di vivere e lavorare dignitosamente in un’area che dovrebbe essere adeguatamente servita dalle telecomunicazioni.
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