Roma, fucile puntato e la stuprano in gruppo al parco della Caffarella

15 marzo 2025 | 13:29
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Roma, fucile puntato e la stuprano in gruppo al parco della Caffarella

Le violenze all’interno di una baracca: in carcere tre stranieri

Roma, 15 marzo 2025 – Venne notata in stato confusionale nel parco della Caffarella: la donna raccontò poi a carabinieri di aver subito violenza sessuale all’interno di una baracca. Dopo le indagini scaturite dalla denuncia, i carabinieri della Stazione di Roma San Sebastiano hanno dato esecuzione ad un’ordinanza che dispone la misura della custodia cautelare in carcere, emessa dal G.I.P. presso il Tribunale di Roma, su richiesta della Procura della Repubblica di Roma, nei confronti di due cittadini indiani, di 31 e 33 anni, e di un cittadino pakistano di 30 anni, tutti senza fissa dimora e con precedenti, gravemente indiziati, a vario titolo, di violenza sessuale di gruppo e detenzione illegale di arma comune da sparo.

Dopo la segnalazione della sua presenza da parte di un passante, ai Carabinieri intervenuti sul posto, la donna raccontò quanto subito. Soccorsa e portata presso l’ospedale San Giovanni, la donna riferì ai Carabinieri di aver incontrato in viale Palmiro Togliatti un suo conoscente al quale chiese una dose di crack. L’uomo, che era in compagnia di un altro uomo, l’avrebbe poi invitata a seguirlo fino a una baracca all’interno del parco della Caffarella dove era presente anche un terzo uomo. Secondo il racconto della donna, dopo aver consumato la droga, il suo conoscente le chiese di consumare un rapporto sessuale ma al suo rifiuto fu costretta, dopo essere stata colpita con schiaffi, ad avere due rapporti sessuali con i due sconosciuti. La donna ha inoltre denunciato di essere stata minacciata con un fucile e accompagnata fuori dal suo conoscente che l’avrebbe poi costretta, stringendole le mani al collo, a subire altre violenze sessuali tra la vegetazione circostante, dove si è poi risvegliata in stato confusionale.

Le immediate indagini dei Carabinieri della Stazione di Roma San Sebastiano hanno permesso di raccogliere – grazie all’analisi delle telecamere di videosorveglianza delle aree interessate, all’escussione dei testimoni e alle dichiarazioni rese dalla parte offesa, oltre ad un accurato sopralluogo eseguito all’interno della baracca – gravi indizi di colpevolezza a carico dei tre cittadini stranieri che hanno consentito alla Procura di richiedere e ottenere l’ordinanza dal Tribunale che dispone l’arresto per i tre uomini.

Proprio all’interno della baracca, inoltre, i Carabinieri del Nucleo Operativo della Compagnia Roma Eur e quelli della 7^ Sezione del Nucleo Investigativo di Roma hanno rinvenuto e sequestrato un fucile monocanna calibro 28 e 6 munizioni dello stesso calibro.

Per dovere di cronaca, e a tutela di chi è indagato, ricordiamo che un’accusa non equivale a una condanna, che le prove si formano in Tribunale e che l’ordinamento giudiziario italiano prevede comunque tre gradi di giudizio.