Il fatto

Bancarotta fraudolenta, sequestrate due aziende ad Anzio e Nettuno

17 marzo 2025 | 09:55
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Bancarotta fraudolenta, sequestrate due aziende ad Anzio e Nettuno

Denunciato un imprenditore nel settore della vendita di prodotti da forno

Costruiva nuove aziende e le faceva fallire: così un imprenditore cercava di evitare il pagamento dei debiti utilizzando uno schema illecito ben archietettato. Ma le serrate indagini dei  Finanzieri del Comando Provinciale di Roma hanno portato al sequestro di due sue aziende operanti nel settore della produzione e vendita di prodotti da forno ad Anzio e Nettuno, in esecuzione di un decreto emesso dal G.I.P. del Tribunale di Velletri su richiesta della locale Procura della Repubblica.

Il provvedimento rappresenta, appunto, la conclusione di un’attività investigativa delle “fiamme gialle” della Compagnia di Nettuno, che ha esaminato tre procedure di fallimento e liquidazione giudiziale riguardanti altrettante società, tutte collegate a un imprenditore di Anzio. L’analisi degli ultimi dieci anni di attività ha evidenziato un preciso schema illecito: l’imprenditore, per eludere il pagamento dei debiti verso fornitori e Stato, costituiva nuove aziende, cui venivano affittati asset produttivi dalle società preesistenti e successivamente fatte fallire, dopo averne progressivamente depauperato il patrimonio.

Durante le indagini, è emerso che l’amministratore delle società fallite aveva occultato le scritture contabili obbligatorie, sottraendole agli investigatori e agli organi fallimentari, con l’obiettivo di nascondere beni, mezzi e risorse finanziarie.

Nonostante l’ultima società fosse stata dichiarata in liquidazione giudiziale a dicembre 2024, l’imprenditore ha continuato ad operare fino a pochi giorni fa, quando i finanzieri hanno apposto i sigilli ai due punti vendita. Ora si attende la nomina di un amministratore giudiziale che avrà il compito di tentare di saldare i debiti e tutelare i dipendenti.

L’imprenditore, già noto alle forze dell’ordine, è stato denunciato alla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Velletri per bancarotta fraudolenta patrimoniale e documentale. Il procedimento è attualmente nelle fasi delle indagini preliminari e, fino al giudizio definitivo, vige la presunzione di non colpevolezza.

L’operazione conferma l’impegno della Guardia di Finanza e dell’Autorità Giudiziaria nella lotta contro i reati economici, a tutela della concorrenza leale e della stabilità del sistema economico nazionale.

Per dovere di cronaca, e a tutela di chi è indagato, ricordiamo che un’accusa non equivale a una condanna, che le prove si formano in Tribunale e che l’ordinamento giudiziario italiano prevede comunque tre gradi di giudizio.