appunti di viaggio

Il costo dell’inciviltà: quando l’educazione diventa salute pubblica

17 marzo 2025 | 07:30
Share0
Il costo dell’inciviltà: quando l’educazione diventa salute pubblica

Aumentano le discariche abusive, e l’abbandono di sacchetti di rifiuti anche in piena città. Tutto questo è assurdo… e costoso

Abbandonare un sacchetto di immondizia accanto a un palo della luce o lungo una strada di campagna non è solo un gesto di inciviltà. È una “bomba” che esplode su più fronti: degrado urbano, problemi sanitari, aumento dei costi per la collettività.
Ogni sacchetto lasciato dove non dovrebbe scatena una reazione a catena. Attira altri rifiuti, trasforma angoli di città e aree rurali in discariche abusive, favorisce la proliferazione batteri, attira animali selvatici (dai cinghiali ai lupi).

Chi paga il conto? I cittadini, che vedono peggiorare la qualità della vita e aumentare le spese per la raccolta straordinaria dei rifiuti. Per non parlare dell’impatto sul turismo: nessun visitatore è attratto da una città sporca, e l’immagine di un territorio incustodito si diffonde molto più velocemente di quanto si pensi.

L’educazione ambientale è un tema di salute pubblica e di rispetto per la comunità. Se un gesto di malcostume diventa la norma, le conseguenze si pagano in termini di sicurezza, igiene e decoro.

Le soluzioni non possono ridursi solo ai controlli e alle multe, ma devono partire da un cambiamento culturale: la pulizia di una città non è solo responsabilità di chi la amministra, ma di chi la vive ogni giorno.
Chi non capisce tutto ciò non è soltanto incivile: è stupido.