Ncc, abusivismo a Roma: il caso Mafalda e la necessità del “foglio di servizio”

In Tribunale un autista accusato di lavorare stabilmente su Roma senza autorizzazione e di aver presentato un documento falso per ottenerla.
Roma, 21 marzo 2024 – Il Tribunale di Larino è pronto ad avviare un processo che ha origine da un episodio di presunto falso e abusivismo che potrebbe rappresentare solo la punta dell’iceberg di un sistema fuori controllo. L’imputato è accusato di aver operato stabilmente su Roma senza autorizzazione, presentando al Comune di Mafalda una visura di iscrizione al ruolo conducenti servizi pubblici non di linea, ritenuta falsa dalle autorità, e una volta ottenuta di averla utilizzata stabilmente per operare come trasporto pubblico non di linea nella Capitale, e questo dal 2016.
Il procedimento penale si basa su segnalazioni dell’Anar rispetto alle accuse previste dagli articoli 48 e 480 del Codice Penale e dall’articolo 19 comma 6 della Legge 241/1990. L’udienza predibattimentale si terrà presso il Tribunale di Larino, in composizione monocratica, con l’autorizzazione alla citazione di testi, periti e consulenti richiesti dalle parti.
L’imputato avrebbe operato in un contesto di abuso e illegalità costante, ottenendo l’autorizzazione datata 18 giugno 2016 e firmata dal Responsabile del Servizio Ragioneria del Comune di Mafalda. L’accusa ritiene che questo documento non comprovasse affatto la veridicità delle dichiarazioni e denuncia come il fenomeno dell’abusivismo sia ormai dilagante. Questo caso è un esempio di come, in un vero e proprio far west senza regole, si rischia quotidianamente di imbattersi in situazioni fuori controllo.
“Di tutto questo caos – afferma Ivano Fascianelli (Anar) – l’unico che sembra non accorgersene è l’assessore capitolino Patanè, che pure sicuramente è informato dai suoi uffici di quanto sta accadendo. Tra autorizzazioni revocate, documentazioni false, esercizio abusivo della professione c’è di che preoccuparsi. Ma sembriamo essere gli unici a porci il problema”.
Intanto, proprio in queste ore, Andrea Romano, ex deputato e ora presidente di MuoverSì NCC, la federazione che riunisce le principali associazioni del noleggio con conducente, ha chiesto un mercato più libero. Ivano Fascianelli, presidente dell’Associazione Nazionale Autonoleggiatori Riuniti, ha commentato: “A noi è difficile immaginare un mercato più libero di Roma, dove basta Photoshop per stamparti 900 licenze e chiedere poi il permesso annuale. Bisognerebbe distinguere il libero mercato dall’assalto alla diligenza; se poi però quello che si chiede è continuare una situazione che, più che il libero mercato, sembra appunto un assalto alla diligenza, come dimostrano gli ultimi fatti di cronaca giudiziaria (leggi qui e leggi qui) allora forse le dichiarazioni di Andrea Romano sembrano inopportune.”
Parallelamente, le associazioni di categoria dei taxi hanno emesso un comunicato stampa in cui annunciano la decisione del Consiglio di Stato di riformare le ordinanze del Tar Lazio relative al Decreto Ministeriale sul Foglio di Servizio Elettronico (FDSE). Tale decisione prevede un rinvio dell’udienza al 4 giugno, con richiesta di un esame più approfondito da parte del Tar sui ricorsi presentati sia dal Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti (MIT) sia dalle associazioni stesse.
Il comunicato, firmato da numerose sigle sindacali e cooperative del settore taxi, evidenzia la necessità di contrastare l’abusivismo nel settore dei trasporti e di difendere la legalità e i diritti degli operatori.