L'ordinanza

Ripascimento a Ostia, l’ordinanza della Guardia Costiera

24 marzo 2025 | 15:51
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Ripascimento a Ostia, l’ordinanza della Guardia Costiera

In corso le operazioni di dragaggio: osservanze e divieti nello specchio d’acqua interessato

Ostia, 24 marzo 2025 – Sono in corso ad Ostia le operazioni di ripascimento delle spiagge (leggi qui). La Capitaneria di Porto di Roma-Fiumicino ha emesso un’ordinanza, in vigore fino al 15 maggio 2025, per assicurare, in occasione dell’esecuzione delle attività di
movimentazione dei fondali marini, la sicurezza della navigazione e la salvaguardia della vita umana in mare,

Gli interventi di ripascimento di un tratto di litorale di Ostia levante nel Municipio X di Roma Capitale prevendono l’esecuzione della movimentazione dei sedimenti marini accumulati all’imboccatura della Foce di Fiumara Grande, all’imboccatura del porto di Ostia e all’imboccatura del Canale dei Pescatori”. 

Generico marzo 2025

La sabbia che sarà movimentata ha “un volume complessivo di circa 190000,00 mc – si legge nell’ordinanza – da ricollocare sui tratti di spiaggia lungo il litorale di Ostia nel X Municipio di Roma così suddivisi: circa 35471 mc a levante del porto di Ostia, circa 134132 mc nel tratto di litorale compreso fra gli stabilimenti balneari denominati Pinetina e Shilling e circa 20265 mc nel tratto di litorale antistante lo stabilimento denominato la vecchia Pineta.  

Generico marzo 2025

I divieti

Nello specchio d’acqua interessato dai lavori “è vietato, a tutte le unità in navigazione creare intralcio alle attività operative di dragaggio e ripascimento – si legge nell’ordinanza – eseguite delle M/N GINO CUCCO, GIUSEPPE CUCCO, CLAUDIO CUCCO E LYBRA le quali dovranno essere individuate come unità con difficoltà di manovra, identificate mediante l’esposizione della segnaletica diurna prevista dal Codice Interazionale dei Segnalamenti (C.I.S.) a cura dei Comandi di bordo. Le unità in transito in prossimità della zona interessata dalle attività in parola dovranno procedere a velocità ridotta, prestando particolare attenzione all’attività svolta dai mezzi impiegati, valutando l’eventuale adozione di misure aggiuntive suggerite dalla buona perizia marinaresca al fine di prevenire qualsivoglia situazione di potenziale pericolo”.

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