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Assemblea pubblica al Teatro del Lido: il futuro della cultura, anima e forza di una comunità

25 marzo 2025 | 10:13
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Assemblea pubblica al Teatro del Lido: il futuro della cultura, anima e forza di una comunità
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Assemblea pubblica al Teatro del Lido: il futuro della cultura, anima e forza di una comunità
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Assemblea pubblica al Teatro del Lido: il futuro della cultura, anima e forza di una comunità
Assemblea pubblica al Teatro del Lido: il futuro della cultura, anima e forza di una comunità

Cittadini e Istituzioni a confronto in un momento di partecipazione attiva

Ostia, 25 marzo 2025 – Il Teatro del Lido un palcoscenico aperto ai cittadini per un confronto con le Istituzioni, questa la veste di sabato 22 marzo, del teatro pubblico e partecipato di Ostia. Una platea gremita, tra rappresentanti di associazioni, operatori culturali e semplici cittadini per un incontro propositivo per creare spazi e progetti culturali con l’assessore alla Cultura di Roma Capitale Massimiliano Smeriglio e i rappresentanti del Municipio X, dal presidente Mario Falconi alla vice presidente Valentina Prodon e Andrea Morelli assessore alla Scuola e alle Politiche Giovanili.

Cittadini e Istituzioni al Teatro del Lido in un incontro per parlare del futuro della cultura

Ha introdotto l’incontro la presidente dell’Associazione Teatro del Lido, Beatrice Burgo con la metafora dell’acqua paragonata alla cultura, quale elemento prezioso e imprescindibile per l’essere umano e accompagnata dal profondo messaggio emerso dalle letture della drammaturga Flavia Gallo, ha dato il via ad un intenso dibattito che si è protratto fino all’ora di pranzo.

Tanti gli interventi di un pubblico attento alle dinamiche della politica e del territorio e di come la cultura può essere volano di crescita, integrazione e di pace.

Un momento di partecipazione attiva, molti gli interventi di operatori culturali, insegnanti, associazioni, collettivi e cittadini attivi, dai quali è emerso un comune senso di appartenenza a una Comunità che deve essere sempre più coesa in un unico obiettivo, quello di mantenere viva la cultura quale strumento di libertà e pace, mantenendone attiva la capacità di contrastare un periodo storico quanto mai buio, in cui l’idea della guerra e dei totalitarismi si fa sempre più vicina. Si è parlato di come gestire questa cultura, come dare spazio alle forze pronte a crearla e distribuirla, di come la complessità di una città come Roma spesso sia d’intralcio o addirittura ghettizzante nei confronti di una periferia come quella di Ostia lontana dal centro della Capitale. Combattere una “Cultura della ZTL”, dare spazio e voce alle potenzialità di un teatro che ha saputo trovare la formula di essere pubblico e partecipato, affinché l’osmosi con un territorio ricco di risorse sia sempre di più un valore aggiunto, per creare progetti a lunga scadenza, gettando oggi le basi per un futuro proficuo.

Per creare, esprimere e diffondere la cultura c’è bisogno di spazi

La dolente nota di assenza di spazi per poter portare avanti questi progetti è emersa prepotentemente e l’ex assessore alla Cultura del X Municipio Angela Mastrantoni ha saputo dar fuoco alle polveri su una questione estremamente cara al Territorio: l’ex Mercato San Fiorenzo, nonché Casa della Cultura, uno spazio che aspetta da troppo tempo di essere restituito alla Collettività. Qui il dibattito si è acceso dando voce al coordinamento di associazioni giovanili ApeCultura che si è schierato con tutta la sua passione a chiedere ancora una volta questo prezioso spazio ai rappresentanti delle Autorità presenti.

Il presidente Mario Falconi ha confermato che sta lavorando per questo obiettivo con l’assessore Smeriglio sottolineando l’assenza di centri di aggregazione giovanile sul territorio, auspicando che il fermento di ApeCultura non possa che espanders, per dare nuova linfa a questi processi.

L’assessore Massimiliano Smeriglio ha risposto all’appello, ma ha voluto essere pragmatico, descrivendo in modo dettagliato e realistico quali sono le difficoltà del percorso, dalla mancanza di fondi alle difficoltà organizzative, pur riconoscendo l’imprescindibile necessità di dare al territorio spazi vitali. Ha poi approfondito il tema dei bandi, delle opportunità culturali legate all’Estate Romana e a come si voglia creare un’osmosi tra il centro città e le periferie.

Tanti i nodi ancora da sciogliere, necessario un confronto costruttivo e il Teatro del Lido, ancora una volta, si è proposto come terreno di incontro, disposto a creare tavoli partecipati e progettuali.