“Un tram per la vita”: gli studenti della Porto Romano incontrano Emanuele Di Porto e Tea Ranno

Sopravvissuto al rastrellamento nazista del 16 ottobre 1943, Emanuele racconta la sua storia ai ragazzi, insieme all’autrice del libro
Fiumicino, 26 marzo 2025 – L’Istituto Comprensivo Porto Romano di Fiumicino, lunedì 24 marzo, ha avuto l’onore di ospitare Emanuele Di Porto, sopravvissuto al rastrellamento nazista del 16 ottobre 1943, e la scrittrice Tea Ranno, autrice del libro Un tram per la vita (Rizzoli), che racconta la sua straordinaria storia di salvezza.
Nel tragico giorno del rastrellamento del Ghetto di Roma, un bambino di dodici anni, Emanuele, vide la madre caricata su un camion dai tedeschi. Nel tentativo di raggiungerla, fu spinto via da lei, che con quell’ultimo gesto gli salvò la vita. Il piccolo trovò rifugio su un tram e iniziò un viaggio disperato che lo portò fino al capolinea. Confessò al bigliettaio di essere ebreo e di essere braccato dai nazisti. Fu allora che l’autista del tram, e in seguito altri, lo aiutarono a nascondersi e a sopravvivere per tre giorni, fino al momento in cui riuscì a ricongiungersi con il padre. Una vicenda di dolore e paura, ma anche di solidarietà, speranza e coraggio.

L’incontro, fortemente voluto dalla dirigente scolastica, prof.ssa Lorella Iannarelli, e dalla prof.ssa Genni Fonte, è stato organizzato dalla Fondazione Anna Maria Catalano nell’ambito delle proprie iniziative volte a promuovere la memoria storica e a formare cittadini consapevoli e responsabili.

Più di 200 studenti delle classi seconde e terze medie hanno partecipato con attenzione e coinvolgimento. Il presidente della Fondazione, Sergio Estivi, si è complimentato con loro per l’interesse dimostrato e per l’educato comportamento tenuto durante l’incontro. Le numerose domande rivolte agli ospiti hanno evidenziato una lettura attenta e partecipe del libro.
A dare ulteriore risonanza all’incontro è stato il giornalista Andrea Pranovi di Radio Roma Capitale, che attraverso un’intervista radiofonica ha raccolto le testimonianze dei protagonisti. Le sue domande hanno messo in luce non solo l’emozione e l’importanza della memoria storica, ma anche il prezioso lavoro svolto dagli insegnanti, il cui impegno nella preparazione degli studenti ha reso l’incontro un’esperienza di apprendimento profonda e partecipata.
A riprova della serietà con la quale gli studenti hanno partecipato all’evento, molti di loro hanno richiesto una dedica e molti altri sono sfilati per ringraziare e abbracciare Emanuele Di Porto. L’incontro ha rappresentato un’occasione unica per gli studenti, un momento di riflessione profonda su una delle pagine più buie della storia, affinché il passato non venga dimenticato e possa essere monito per il futuro.