Incendi negli stabilimenti di Ostia, svolta nelle indagini: 24enne confessa

Il giovane è stato sottoposto a fermo. Il Prefetto: “Ipotesi zona rossa? Valutiamo evolversi situazione”
Ostia, 27 marzo 2025 – Svolta nelle indagini per gli incendi negli stabilimenti balneari di Ostia: ha confessato il presunto autore, un 24enne. Il giovane è stato rintracciato in poche ore e nei suoi confronti è stato emesso un fermo di indiziato di delitto.
Il 24enne, convocato questa mattina dal pm Stefano Opilio titolare dell’inchiesta per incendio doloso coordinata dal procuratore aggiunto Giovanni Conzo, ha ammesso di essere stato lui ad appiccare i roghi ma di aver fatto tutto in autonomia, senza alcun mandante. Roghi che ha spiegato di aver appiccato utilizzando pezzi di plastica e legno, bombolette spray e un accendino.
“C’è una persona attualmente sotto indagine, che è stata fermata questa notte e che è stata ricondotta potenzialmente ai fatti accaduti. Le indagini sono in corso e per ora le attenzioni sono solo su questa persona e aspettiamo una risposta di tipo giudiziario”, aveva fatto sapere il questore di Roma Roberto Massucci al termine del Comitato per l’ordine e la sicurezza dove si è parlato anche degli incendi avvenuti nella notte sul litorale di Ostia.
“È assolutamente necessario che le indagini siano approfondite. Ma devo anche dire è il segnale che viene: qualunque sia la natura dell’episodio è stato subito affrontato con la massima determinazione e il massimo impegno”, ha sottolineato il prefetto di Roma Lamberto Giannini rispondendo a chi gli chiedeva una riflessione sul fatto che i roghi sono scoppiati a poche ore dalla notizia che il Consiglio di Stato ha accolto il ricorso di Roma Capitale contro la sospensiva dei bandi sulle concessioni balneari (leggi qui).
Zona rossa per Ostia? “Valutiamo l’evolversi della situazione”
“Ci siamo riuniti subito per valutare la sicurezza a Ostia alla luce di questi episodi. Sono episodi modesti però hanno creato allarme e una immediata reazione. Ci sono attività in corso che hanno già avuto un qualche esito”, ha detto ancora Giannini aggiungendo: “Quello che abbiamo constatato, con i rapporti delle forze di polizia, è che Ostia – che è sempre oggetto di massima attenzione – non ha recrudescenze di reati”. “Anzi – ha proseguito – sono state fatte diverse e importanti operazioni di polizia e l’attenzione verrà mantenuta su standard molto alti anche perché è in corso una importantissima attività a tutto campo, volta a migliorare la fruibilità di beni e servizi. La prefettura, con tutte le forze dell’ordine, saranno al fianco dell’amministrazione comunale”.
E a chi gli chiedeva l’ipotesi di prevedere una zona rossa a Ostia, ha risposto: “C’è grandissima attenzione che si sta sviluppando con continue attività sul territorio e attività investigative e per adesso procediamo così. È chiaro che valutiamo di volta in volta l’evolversi della situazione”.
Gualtieri: “Massima attenzione e determinazione”
“Massimo impegno dello Stato, del dispositivo di sicurezza, delle istituzioni a tutela della legalità a Ostia. Questo specifico episodio appare aver fatto danni limitati: c’è un’indagine in corso, ci affidiamo e siamo fiduciosi che la magistratura verificherà con la massima attenzione la natura, le ragioni di questo incendio che ha dato fuoco ad alcune cabine e pattini in cinque stabilimenti”, ha detto il sindaco di Roma Roberto Gualtieri, al termine del Comitato per l’ordine e la sicurezza dove si è parlato anche degli incendi a Ostia.
“Siamo tranquilli e sereni, attenti e determinati sul fatto di prestare la massima attenzione e presidio di un territorio importante”, ha detto ancora Gualtieri. A chi gli chiedeva se sarà rafforzato il gruppo Mare della polizia locale, il primo cittadino della Capitale ha replicato: “Faremo tutte le osservazioni dal punto di vista tecnico, siamo concentrati nell’assicurare il massimo presidio possibile di Ostia e del mare, ma non vogliamo dare un messaggio di drammatizzazione perché siamo fiduciosi che questi episodi non avranno incidenza sul percorso di legalità, la legalità prevarrà. Siamo forti, determinati, molto attenti e molto presenti”, ha concluso.
Legambiente: “Giù le mani dalla costa”
“Giù le mani dalla costa. Esprimiamo pieno sostegno a quanto l’amministrazione capitolina sta faticosamente costruendo lungo il litorale nella gestione sana delle strutture balneari, a Capocotta, Castelporziano e nell’area urbana di Ostia – dichiarano Roberto Scacchi presidente di Legambiente Lazio ed Elisabetta Studer presidente del circolo Legambiente Litorale Romano di Ostia -. Anche se con percorsi che possono migliorare, accelerando le procedure del Piano Utilizzazione degli Arenili, per poter finalmente progettare le gare nel lungo periodo, si è scelta la strada giusta, ovvero chiudere la stagione delle proroghe e aprire quella dei bandi.
Confidiamo nel lavoro della magistratura per capire se gli incendi siano riconducibili ad atti intimidatori contro la legalità che si sta facendo largo con forza sul litorale; oggi c’è un lungomuro da abbattere, un ambiente da preservare, uno sviluppo sostenibile da consentire, che nessuna minaccia deve intaccare e che la società civile, la cittadinanza e le istituzioni devono continuare a sostenere con tutta la loro forza”.
Per dovere di cronaca, e a tutela di chi è indagato, ricordiamo che un’accusa non equivale a una condanna, che le prove si formano in Tribunale e che l’ordinamento giudiziario italiano prevede comunque tre gradi di giudizio.