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Ardea, sequestrata area agricola in via della Caffarella: sospetta discarica abusiva

10 aprile 2025 | 17:22
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Ardea, sequestrata area agricola in via della Caffarella: sospetta discarica abusiva

Operazione congiunta di NOE, Ministero dell’Ambiente e polizia locale: indagini in corso, l’area sigillata per rischio ambientale

Ardea, 10 aprile 2025 Scoperta una presunta discarica abusiva all’interno di un fondo agricolo lungo via della Caffarella, strada di confine tra l’area agricola e il consorzio residenziale di Colle Romito. A condurre l’operazione sono stati i carabinieri del N.O.E. di Roma con il personale del Ministero dell’Ambiente, supportati dalla polizia locale coordinata dal maggiore Marzia Sgrò e dalla squadra ambiente.

Secondo quanto emerso dalle prime verifiche, all’interno dell’azienda agricola sarebbe stata individuata un’area usata per lo stoccaggio e l’interramento di rifiuti, probabilmente provenienti dalla zona urbana. Si parla di potature, erba e altri materiali, potenzialmente non conformi alla normativa ambientale, ma sono indiscrezioni che meritano conferma.

L’intervento si inserisce in un’indagine più ampia partita dalle segnalazioni dei residenti, allarmati da movimenti sospetti e odori anomali. La zona è stata messa sotto sequestro per permettere i campionamenti del terreno e l’analisi dei materiali ritrovati.

Attualmente, dal comando della polizia municipale non filtrano dettagli ufficiali. Gli agenti sono impegnati nella stesura dei verbali e, visto il delicato risvolto delle indagini, mantengono il massimo riserbo. “Non possiamo rilasciare dichiarazioni”, è l’unico commento trapelato.

Intanto, le ripercussioni politiche iniziano a farsi sentire. Alcuni consiglieri comunali hanno richiesto l’azzeramento della giunta, giudicata “mozza” per l’assenza, da mesi, degli assessori ai Servizi sociali e al settore demografico, mai rimpiazzati dal sindaco dopo le dimissioni.

Voci di corridoio, non confermate ma nemmeno smentite, parlano di pressioni esterne (politiche, s’intende) su come riorganizzare la giunta, con suggerimenti che arriverebbero anche da esponenti fuori dal Comune. La tenuta dell’attuale amministrazione Cremonini potrebbe vacillare se l’inchiesta sui rifiuti dovesse allargarsi a coinvolgere figure politiche locali.

La confusione è tale che non è chiaro nemmeno quanti consiglieri dell’opposizione siano ormai passati in maggioranza, né chi effettivamente resti all’opposizione: i nomi di Luca Vita e Martinelli vengono citati come unici ancora ufficialmente fuori dalla maggioranza.

Nel frattempo, proseguono i rilievi tecnici sul terreno e sull’intera area sequestrata: si attendono ora i risultati delle analisi di laboratorio, che dovranno stabilire la pericolosità dei materiali interrati e le eventuali responsabilità penali.

Il caso resta sotto i riflettori, pronto a scuotere ulteriormente il fragile equilibrio politico-amministrativo del Comune.

Ricordiamo che un’accusa, così coime un sequestro, non equivale a una condanna e che la questione avrà ulteriori sviluppi.

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