L'evento

Emozionante via Crucis nel parco archeologico di Ostia Antica

12 aprile 2025 | 17:54
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Emozionante via Crucis nel parco archeologico di Ostia Antica
Emozionante via Crucis nel parco archeologico di Ostia Antica
Emozionante via Crucis nel parco archeologico di Ostia Antica

Fautore di questa meravigliosa iniziativa è stato Don Giovanni Patanè, parroco prefetto della basilica di Regina Pacis di Ostia

Ostia,  12 aprile 2o25- Una location d’eccellenza, il parco archeologico di Ostia antica, è stata scelta per la prima volta, come cornice quanto più suggestiva, per la Via Crucis nel penultimo venerdì di Quaresima 2025.

Fautore di questa meravigliosa iniziativa è stato Don Giovanni Patanè, parroco prefetto della basilica di Regina Pacis di Ostia, grazie alla disponibilità della direzione degli scavi.

Il parco archeologico di Ostia antica ineguagliabile cornice per la Via Crucis

E’ iniziata alle 19.30 l’affascinante Via Crucis alla presenza dei rappresentanti locali del Municipio X presidente Mario Falconi e assessore al turismo Antonio Caliendo, e di centinaia di fedeli, grazie a un’organizzazione impeccabile da parte della Diocesi, coadiuvata dai i volontari dell’Associazione Nazionale dei Carabinieri e dai gruppi scout, che hanno fornito anche gli attori della splendida e sentita rievocazione; all’ingresso del parco sono stati consegnati ben 970 settanta braccialetti identificativi della Diocesi di Roma.

Centinaia di fedeli in ordinato corteo lungo il Decumano Maximo per le 14 stazioni della passione di Cristo

Dalla condanna a morte alla sepoltura, un tragitto illuminato prima dalle luci del tramonto poi dalle torce disseminate lungo il percorso e dai punti luce scenografici sapientemente posizionati dove si sono svolte le interpretazioni delle stazioni della Via Crucis.

Accompagnato dalle voci del Coro delle Parrocchie di Ostia, dalle corde pizzicate del contrabasso, dai cori in latino e dalle preghiere che riecheggiavano tra i muri dell’antica Roma, assieme allo scalpiccio dei piedi delle piccole Coccinelle dei Boy Scout sugli antichi basoli romani.

Questa immensa teoria di persone è stata preceduta dal vescovo, vice dirigente della Diocesi di Roma ausiliare per il settore sud, monsignor Renato Tarantelli, assieme a tutti i rappresentanti delle parrocchie lidensi, che ha aperto il cammino contestualizzando l’evento all’interno del Giubileo della Speranza, tra le rovine dell’antica Gloria di Roma dove visse anche il Santo Sant’Agostino di Ippona.

Quattordici stazioni della passione di Cristo lungo il Decumano fino al Foro per la deposizione di Gesù

Una vera magia al chiaro di una luna quasi piena si è generata ieri sera, grazie al lavoro impeccabile svolto dagli organizzatori dell’evento pur essendo la prima volta; i fedeli hanno potuto assistere alla rievocazione della passione di Cristo, alle sue cadute e alla sua forza nel rialzarsi e dirigersi verso l’ultimo martirio, la crocifissione che si è svolta alla luce delle fiaccole sull’immensa scalinata del Capitolium lasciando i fedeli, raccolti in preghiera, senza fiato. La deposizione e la sepoltura hanno avuto luogo nel Foro, il centro delle attività politiche e religiose dell’antica Roma.

Benedizione finale del vescovo dalla scalinata del Capitolium

Si è concluso intorno alle 22 questo emozionante cammino, dopo la benedizione del vescovo, che ha associato metaforicamente la Pasqua ad una “archeologia spirituale” prendendo spunto da quel nome, rovine, come sovente vengono appellati gli scavi di Ostia, scrigno invece di immense ricchezze, auspicando per i fedeli la medesima scoperta, attraverso uno scavo nell’anima di tesori nascosti per rimetterli alle mani del Signore che fa risorgere ogni cosa. Ha poi concluso il parroco Don Giovanni Patanè con i ringraziamenti di rito, promettendo che questo evento continuerà dando vita ad una nuova e meravigliosa tradizione.