Fiumicino, le fogne in via Arsiero rimangono una chimera: la rabbia dei residenti

Fiumicino, 12 aprile 2025- Duecentocinquanta metri. Una distanza minima, almeno sulla carta, ma che da anni rappresenta un ostacolo insormontabile per i residenti di via Arsiero, nel cuore dell’Isola Sacra. Un tratto di rete fognaria mai realizzato, nonostante le continue segnalazioni e le richieste inviate alle amministrazioni che si sono succedute. A sollevare nuovamente il caso è stato Mario Mengoni, storico residente della zona che parla a nome dei cittadini, esasperati da quello che definisce “un disinteresse totale”.
Secondo quanto denunciato, il collegamento fognario mancante interessa un tratto breve, ma vitale per le abitazioni presenti, che ancora oggi non risultano allacciate alla rete pubblica. Una situazione che ha del paradossale se si considera che, nel corso degli anni, i cittadini si sono rivolti più volte sia al lontano sindaco canapini, sia al precedente sindaco Esterino Montino. Quest’ultimo, tempo fa, avrebbe addirittura proposto una soluzione alternativa e giudicata “inimmaginabile” dagli stessi residenti: anziché realizzare un semplice scavo lungo via Arsiero, si sarebbe pensato a un passaggio sotto via dell’Aeroporto per raggiungere la rete di via Castagnevizza.
Un’idea tanto complessa quanto costosa, che ha sollevato perplessità e ironia tra gli abitanti. “Chissà cosa c’è sotto, davvero”, commentano con amarezza. Ciò che li colpisce maggiormente è il contrasto con altri interventi ritenuti meno urgenti: “Si spendono soldi per modificare rotonde, installare pannelli luminosi ridondanti e creare piste ciclabili ovunque, ma si ignora una necessità primaria come questa”, scrive Mengoni.
Una frustrazione che si trascina da tempo e che ha attraversato più amministrazioni. “Ci sentiamo dimenticati. Speriamo nel sindaco Baccini, si è definito il ‘sindaco di tutti’. Lo dimostri, con un intervento risolutivo che chiuda finalmente questa vergognosa vicenda”.
Mentre i residenti attendono ancora un segnale concreto, via Arsiero continua a vivere una quotidianità sospesa, tra promesse mancate e una fogna che, semplicemente, non c’è.