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“Intelligenza artificiale per il Terzo Settore”, le proposte della Fondazione Anna Maria Catalano

13 aprile 2025 | 10:30
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“Intelligenza artificiale per il Terzo Settore”, le proposte della Fondazione Anna Maria Catalano

Non sono mancati i riferimenti alle sfide: privacy, sicurezza informatica, etica, formazione

Fiumicino, 12 aprile 2025- A volte per parlare di futuro bisogna partire dalla concretezza. È quello che ha fatto ieri la Fondazione Anna Maria Catalano, protagonista al convegno “Intelligenza artificiale per il Terzo Settore” promosso dal CESMAL presso la sede del CSV Lazio, con il patrocinio dell’Assessorato alle Politiche Sociali del Comune di Roma. Pur non appartenendo direttamente al mondo delle organizzazioni non-profit, la Fondazione agisce a loro favore attraverso la cosiddetta Terza Missione, sostenendo progetti in grado di coniugare tecnologia e solidarietà. Lo ha fatto con due iniziative tanto innovative quanto umanamente impattanti, presentate al pubblico attraverso brevi video. Il primo è il “Visore Creativo”, uno strumento che permette a persone con disabilità comunicative e neurologiche di esprimersi disegnando o scrivendo nell’aria, grazie a una tecnologia intuitiva che sarà sperimentata da maggio con una Onlus di Cerveteri. Il secondo progetto, sviluppato dal VisionLab del Dipartimento di Informatica de La Sapienza con il contributo della Fondazione TIM, consente di suonare una tastiera musicale disegnata a mano su un foglio.

Sarà presentato il 5 maggio al Teatro dell’Ateneo e, successivamente, disponibile per il pubblico al “Festival della Scienza e dell’Arte” di Centocelle, in programma dal 20 al 22 giugno. Con il suo intervento, Sergio Estivi ha evidenziato come la tecnologia, se ben indirizzata, possa offrire strumenti straordinari per migliorare la qualità della vita delle persone in difficoltà. E proprio questo è stato il filo conduttore dell’intero convegno, che ha analizzato l’impatto delle tecnologie abilitanti e dell’intelligenza artificiale sul Terzo Settore. Tra i momenti centrali dell’incontro, la presentazione della survey “Le tecnologie abilitanti nel Terzo Settore – 2025”, che ha offerto una panoramica su quanto le organizzazioni non-profit stiano effettivamente adottando strumenti evoluti. Dai software gestionali ai sistemi di raccolta dati, fino alle piattaforme CPaaS per comunicare meglio con donatori e beneficiari, l’innovazione può aumentare trasparenza, efficienza e impatto.
Non sono mancati i riferimenti alle sfide: privacy, sicurezza informatica, etica, formazione. Perché se è vero che l’IA può potenziare l’azione sociale, è altrettanto necessario accompagnare il cambiamento con una cultura tecnologica responsabile.