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Addio a Papa Francesco, Fiumicino si unisce al lutto: “Un’eredità di umanità e speranza”

21 aprile 2025 | 16:05
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Addio a Papa Francesco, Fiumicino si unisce al lutto: “Un’eredità di umanità e speranza”

Il sindaco Baccini e il capogruppo PD Pagliuca rendono omaggio al pontefice scomparso, simbolo di rinnovamento e fratellanza.

Fiumicino, 21 aprile 2025  – La scomparsa di Papa Francesco ha toccato profondamente anche la comunità di Fiumicino, che si unisce al dolore del mondo intero per la perdita di un pontefice capace di lasciare un’impronta profonda e rivoluzionaria nella storia della Chiesa e della società contemporanea.

Il cordoglio del sindaco Baccini

«A nome dell’Amministrazione comunale e di tutta la nostra comunità, esprimo il più profondo cordoglio per la perdita di un pastore capace di parlare al cuore degli uomini e delle donne del nostro tempo, con parole semplici ma cariche di verità e speranza, Sua Santità Papa Francesco – dichiara il sindaco Mario Baccini –. La sua opera di rinnovamento della Chiesa e l’instancabile impegno per la pace, la giustizia sociale e la fratellanza tra i popoli resteranno scolpiti nella storia».

Parole intense, quelle del primo cittadino, che sottolineano come il pontificato di Jorge Mario Bergoglio abbia rappresentato un cammino di coraggio e umiltà, capace di restituire alla Chiesa un volto più umano e vicino alla gente.

«Alla comunità di Fiumicino, città di accoglienza, di confini e di partenze – aggiunge Baccini – il suo insegnamento lascia un’eredità preziosa: il valore dell’inclusione, della solidarietà e del rispetto per ogni essere umano, al di là di ogni barriera».

Bandiera a mezz’asta sugli edifici pubblici

In segno di lutto cittadino, l’Amministrazione ha disposto l’esposizione delle bandiere a mezz’asta su tutti gli edifici pubblici del Comune. Un gesto simbolico ma profondo, che riflette il sentimento di partecipazione collettiva al dolore di milioni di fedeli in tutto il mondo.

Il saluto del capogruppo PD Pagliuca

Anche il capogruppo del Partito Democratico, Ezio Di Genesio Pagliuca, ha voluto condividere un pensiero carico di emozione:
«Per molti sarà una liberazione, per altri una perdita incolmabile. Resterà però indelebile la sua impronta: quella sobrietà che ha caratterizzato il suo pontificato, considerato da alcuni un segno di profonda umanità, da altri – i suoi detrattori – eccessivamente indulgente. A Dio Papa Francesco».

Una riflessione sincera e schietta, che riconosce la complessità dell’eredità lasciata dal pontefice argentino, amato e discusso, ma capace di attraversare i cuori con il suo stile diretto, essenziale, vicino agli ultimi.

Un’eredità che va oltre il Vaticano

Papa Francesco resterà nella memoria collettiva non solo per i gesti simbolici e le riforme avviate all’interno della Curia, ma per aver saputo riportare il messaggio evangelico tra la gente comune, nei quartieri più poveri, nelle periferie esistenziali, là dove la Chiesa spesso faticava a farsi sentire.

A Fiumicino, terra di passaggi e di storie incrociate, questo messaggio trova un’eco potente. Qui dove ogni giorno partono e arrivano vite, l’insegnamento del Papa assume un significato ancora più forte: accogliere, rispettare, non giudicare.