
Davvero non riuscite a distinguere il bello dal brutto? Potreste essere meglio di ciò che dimostrate di essere
Gli imbrattatori che stanno “aggredendo” Fiumicino – giovani o meno giovani, figli o genitori che siano – sono certamente stupidi, cretini, deficenti, ignoranti, idioti. E attenzione, non sto offendendo nessuno, ma sto solo facendo un’analisi lessicale relativa ai comportamenti messi in campo.
Deficenti (dal latino deficiens, che vuol dire mancante) perché avete un deficit di comprensione sui danni che provocate. Ignoranti (dal latino ignorans, che vuol dire non sapere, non conoscere) perché ignorate le regole del vivere civile. Cretini (dal francese crétin, utilizzato nella Svizzera romanda per indicare chi ha ritardi di sviluppo piscologico).
Stupidi (dal latino stupidus, che significa essere stordito) perché spesso queste bravate le fate dopo aver bevuto o assunto sostanze che vi eliminano i freni inibitori proprio di una razza intelligente come dovrebbe essere quella umana. Imbecilli (dal latino imbecillus, che vuol dire debole) perché non avete altro modo per dimostrare la vostra forza che prendervela di nascosto con i muri. E infine idioti (dal greco idiotes, che significa individuo), perché per la vostra personale e individuale soddisfazione – se così possiamo chiamarla – rovinate qualcosa di bello per la collettività.
Davvero volete che la vostra vita sia la summa di queste considerazioni? Davvero non percepite il fatto che la città è di tutti, anche vostra e dei vostri (se mai ne avrete) figli? Davvero non riuscite a distinguere il bello dal brutto? Potreste essere meglio di ciò che dimostrate di essere, e non certo per essere accettati dalla comunità in cui vivete (cosa della quale presumibilmente non vi importa), ma per dare luce e colore alle vostre stesse esistenze. Partendo dalle piccole cose.