lettere al direttore

Un Papa coraggioso, che ha saputo cambiare regole e stereotipi

21 aprile 2025 | 19:49
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Un Papa coraggioso, che ha saputo cambiare regole e stereotipi

Speriamo che il nuovo Papa non torni su posizioni di equidistanza o di silenzio sui temi piú delicati

Abbiamo perso un grande Papa, unico tra i governanti che abbia avuto parole di forte critica contro i bombardamenti a Gaza, contro le centinaia di migliaia di morti in Ucraina e Russia, contro la corsa agli armamenti e il riarmo in Europa, contro le spese militari.

Ma anche parole di comprensione per i divorziati risposati o per i gay. Un grande uomo coraggioso che non ha voluto dare troppa importanza alla visita del vicepresidente degli Usa in Vaticano, criticando anche la politica di Trump sugli immigrati ed emarginati. Ha avuto sempre il polso fermo nel mettersi contro lo strapotere della sua Curia, una parte della quale lo osteggiava perché troppo “rivoluzionario”.

Non a caso aveva scelto di chiamarsi Francesco nella speranza di ridurre i fasti di una chiesa troppo lontana dai povere e dagli umili. Ora speriamo che il nuovo Papa non torni su posizioni di equidistanza o di silenzio sui temi piú delicati come fecero i Pontefici precedenti.

Quello che piú mi dà fastidio, dopo la morte di Papa Francesco, è la pletora di politici, giornalisti, preti della Curia, che fino all’altro ieri hanno ignorato o criticato quello che il pontefice diceva o faceva ed ora, da bravi ipocriti, ne piange adesso la scomparsa o ne viene ai suoi funerali a Roma.

Per quanto assurdo sia, è più coerente quello che ha detto una senatrice repubblicana Usa, seguace di Tramp, seppure esecrabile, riferendosi alla morte di Bergoglio: “Il male è stato sconfitto dallo stesso Dio”. Un epitaffio vergognoso (ma in linea con l’odio che i suoi nemici più accaniti pensavano dei suoi messaggi ecologici o a favore degli ultimi di questa terra), che la dice lunga su quanto desse fastidio questo Papa a certi potenti del mondo.