
Particolare attenzione è riservata alle zone sensibili come la Riserva Naturale Statale del Litorale Romano, le aree archeologiche e i tratti costieri
Fiumicino, 23 aprile 2024- Dare un volto nuovo alla città attraverso la luce. È questa la sfida che l’Amministrazione comunale di Fiumicino ha raccolto con l’elaborazione del PRIC, il Piano Regolatore dell’Illuminazione Comunale, uno strumento innovativo e ambizioso che vuole armonizzare la sicurezza urbana, il risparmio energetico e la valorizzazione architettonica e paesaggistica dell’intero territorio. Dalle aree verdi alle piste ciclabili, dai borghi storici alle strade dei nuovi insediamenti, tutto sarà ripensato sotto una nuova luce: più efficiente, meno invasiva e più rispettosa dell’ambiente.
Il Piano nasce in conformità con il Piano Energetico Regionale del Lazio (PER 12/2021), che incoraggia i Comuni a dotarsi di sistemi integrati per l’efficientamento dell’illuminazione pubblica. In questa cornice, Fiumicino ha scelto di adottare un approccio sistemico e coordinato, che non guarda solo alla sostituzione delle lampade, ma costruisce un vero e proprio modello di città notturna. Il principio è chiaro: l’illuminazione non è solo una questione tecnica, ma un elemento fondamentale per la qualità della vita urbana.
Con delibera n.14 del 24 marzo 2025, il Consiglio comunale ha adottato ufficialmente il PRIC all’unanimità, con 14 voti favorevoli su 14 presenti. Un passaggio cruciale, che segna l’inizio di una nuova fase per la gestione della luce pubblica a Fiumicino. Il Piano, redatto da Engie Servizi Spa, è ora depositato presso la sede comunale per le eventuali osservazioni e successiva approvazione definitiva.
Gli obiettivi del PRIC sono molteplici e strettamente connessi tra loro. Il primo è garantire la sicurezza stradale, assicurando visibilità ottimale per tutti gli utenti della strada, riducendo i punti bui e migliorando la percezione dei percorsi urbani. Il secondo obiettivo, non meno importante, riguarda la sicurezza personale e psicologica delle persone: una città ben illuminata è una città che infonde tranquillità, inibisce atti vandalici e migliora la vivibilità degli spazi pubblici anche nelle ore serali.
Fondamentale è poi il risparmio energetico. Il Piano punta sulla tecnologia LED, già installata su gran parte del territorio comunale, e su sistemi di regolazione del flusso luminoso capaci di adattarsi in tempo reale alle condizioni di traffico o alla presenza di pedoni. Grazie a questi strumenti, si stima una riduzione dei consumi fino al 70% rispetto ai sistemi tradizionali, con evidenti benefici anche in termini di costi di gestione.
Ma c’è di più. L’illuminazione pubblica viene ripensata anche come strumento di valorizzazione urbana. La luce diventa materia progettuale, capace di raccontare la storia dei borghi, di esaltare i monumenti, di rendere leggibile il paesaggio urbano anche di notte. In quest’ottica, il Piano valorizza aree storiche come il Borgo Valadier, il Castello di Torrimpietra o la Basilica di Sant’Ippolito, con interventi calibrati e non invasivi, rispettosi della bellezza dei luoghi e delle normative sull’inquinamento luminoso.
Il PRIC è anche uno strumento di coordinamento tecnico. Stabilisce vincoli, criteri e indicazioni formali per i progettisti, gli installatori e le aziende che si occuperanno dell’estensione o della modifica degli impianti esistenti. In questo modo, tutti gli interventi futuri saranno coerenti tra loro, riducendo gli sprechi, evitando sovrapposizioni e contribuendo a una visione organica della città.
Particolare attenzione è riservata alle zone sensibili come la Riserva Naturale Statale del Litorale Romano, le aree archeologiche e i tratti costieri. Qui, la luce dovrà essere il meno invasiva possibile, garantendo la fruibilità dei luoghi senza disturbare gli equilibri ambientali. Il Piano dedica inoltre capitoli specifici agli attraversamenti pedonali smart, all’illuminazione delle piste ciclabili e alla possibilità di integrare nei lampioni punti di ricarica per veicoli elettrici, connessioni IoT e videosorveglianza intelligente.
In sintesi, il PRIC non è solo un piano tecnico, ma una visione urbana. Un progetto per trasformare l’illuminazione pubblica in uno strumento chiave per la sicurezza, l’efficienza, il decoro e l’identità dei luoghi. Una luce diversa, che illumina non solo le strade, ma anche il futuro di Fiumicino.
Cos’è il pric
Non è solo un acronimo tecnico: PRIC significa Piano Regolatore dell’Illuminazione Comunale ed è lo strumento con cui un Comune pianifica, regola e migliora la propria rete di illuminazione pubblica.
Nel caso di Fiumicino, il PRIC è stato redatto in linea con la normativa regionale e nazionale, con un obiettivo preciso: rendere più efficiente, sicura e sostenibile la luce che ogni giorno (e soprattutto ogni notte) illumina strade, piazze, parchi e quartieri.
Ma cosa fa, in concreto, un PRIC? Innanzitutto analizza la situazione attuale, censendo tutti i punti luce e verificandone lo stato. Poi individua le priorità, ad esempio le aree con maggior rischio di buio o quelle ad alto valore paesaggistico o storico. Infine definisce standard tecnici, stili e strategie da seguire per ogni futuro intervento.
Il PRIC serve anche a ridurre l’inquinamento luminoso, che può danneggiare la salute delle persone, disturbare gli animali e sprecare energia. E permette al Comune di risparmiare, evitando sprechi e gestendo meglio la manutenzione degli impianti.
In sintesi, è una mappa luminosa per il futuro della città. Un documento tecnico, sì, ma che ha effetti molto concreti sulla vita di tutti i giorni.
Dalle aree verdi alle piste ciclabili, dai borghi storici alle strade dei nuovi insediamenti, tutto sarà ripensato sotto una nuova luce: più efficiente, meno invasiva, e più rispettosa dell’ambiente.