Sicurezza stradale

Roma-Fiumicino, aumenta il numero di incidenti: la fotografia del Ministero dell’interno

24 aprile 2025 | 13:00
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Roma-Fiumicino, aumenta il numero di incidenti: la fotografia del Ministero dell’interno

Dati che mettono in luce una situazione da tenere sotto controllo: la sicurezza stradale su una direttrice così importante non può essere lasciata al caso

Fiumicino, 24 aprile 2025 – Lampeggianti e sirene hanno spesso accompagnato il viaggio sulle corsie dell‘autostrada Roma-Fiumicino. I numeri degli ultimi tre anni parlano chiaro: nel 2023 (ultimo dato statistico ufficiale) si sono verificati 56 incidenti, un netto incremento rispetto ai 48 del 2022 e ai 49 del 2021, segnalando un andamento in crescita che non può passare inosservato.

A preoccupare, più dei numeri assoluti, è la distribuzione lungo l’intero percorso di 18,46 chilometri, dove alcuni tratti sembrano diventare vere e proprie zone rosse della viabilità. Tra il chilometro 3 e il 7 si concentra il maggior numero di sinistri: 4 nel tratto 3-4, 3 nel 4-5, 2 nel 5-6 e 4 nel 6-7, secondo i dati ufficiali forniti dal Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti. Una fascia di appena quattro chilometri dove si sono verificati 13 incidenti solo nel 2023, pari a quasi un quarto del totale annuo.

Ancora più significativo, nel dettaglio per genere, il dato relativo alle persone coinvolte. Nel 2023, su 56 sinistri totali, ben 63 hanno riguardato conducenti o passeggeri di sesso femminile, contro solo due casi maschili con feriti. Un’asimmetria che lascia spazio a riflessioni, sebbene manchino indicazioni precise sulle dinamiche. Le cifre, comunque, suggeriscono una vulnerabilità maggiore per le donne, in netto contrasto con la percezione comune legata al rischio su strada. Nel triennio, la statistica mostra una costante: gli incidenti non hanno avuto un’escalation drammatica in termini di feriti gravi o decessi. I feriti di sesso maschile sono stati 1 nel 2023, così come l’anno precedente. Il dato sulle donne ferite nel 2023 – 63 in totale – è sì alto, ma in linea con i 76 del 2022, mentre nel 2021 furono 60. Nessun decesso è stato registrato nei tre anni analizzati, un segnale comunque positivo in una cornice complessivamente allarmante.

I dati ufficiali disponibili si fermano al 2023, ma le cronache del 2025 indicano che la situazione non è migliorata. Tra le tratte più problematiche spicca anche il segmento tra il chilometro 7 e l’8, dove si sono verificati 6 incidenti nel 2023, in lieve calo rispetto agli 11 dell’anno precedente, ma pur sempre in testa alla classifica dei tratti più a rischio. Seguono i chilometri 9-10 con 6 sinistri e 12-13 con 5. Da segnalare, inoltre, la riemersione del tratto finale, tra il km 18 e il km 18,46, dove è stato registrato un incidente per la prima volta dal 2021.

Un altro elemento degno di nota riguarda l’evoluzione complessiva degli incidenti nel tempo: se nel 2021 i sinistri totali furono 49, con picchi localizzati e una distribuzione relativamente contenuta, già nel 2022 si era registrata una variazione significativa in alcune tratte come il chilometro 7-8, balzato da 4 a ben 11 incidenti in un solo anno. La tendenza si è poi mantenuta su livelli alti nel 2023, segnalando l’assenza di interventi strutturali capaci di invertire la rotta.

Le statistiche non includono informazioni sulle cause, ma l’incremento progressivo potrebbe essere legato a una maggiore pressione di traffico, all’uso distratto di smartphone alla guida, oppure a criticità infrastrutturali. L’autostrada, snodo fondamentale per raggiungere il principale scalo aeroportuale del Paese, è spesso congestionata nei pressi degli svincoli e nei punti in prossimità degli accessi all’anello del GRA.

Anche i chilometri centrali, dal 10 al 14, evidenziano un incremento moderato ma costante. In particolare, il tratto 12-13 ha visto quintuplicarsi i sinistri, da 1 nel 2022 a 5 nel 2023. Un segnale che qualcosa sta cambiando nella mobilità lungo questa arteria: forse più velocità, forse meno attenzione. In ogni caso, l’urgenza di una strategia preventiva appare più che giustificata.

La sicurezza stradale su una direttrice così importante non può essere lasciata al caso. Serve una risposta rapida, che includa più controlli, segnaletica aggiornata, interventi infrastrutturali e una campagna informativa sulla prudenza alla guida. Senza dimenticare che, per molte persone, la Roma-Fiumicino è il percorso quotidiano verso il lavoro, l’aeroporto o il ritorno a casa.

Non va poi trascurato un fenomeno pericoloso e purtroppo sempre più diffuso lungo il tracciato dell’autostrada Roma-Fiumicino: l’abitudine di alcuni automobilisti a parcheggiare nella corsia di emergenza con le quattro frecce inserite, in attesa di chi accompagna o preleva passeggeri dall’aeroporto. Una pratica vietata e rischiosa, che espone al pericolo sia i veicoli in sosta sia chi sopraggiunge, specie nei tratti a scarsa visibilità. Eppure, una valida alternativa esiste: il parcheggio “Lunga Sosta” di ADR, situato nei pressi dell’aerostazione, offre due ore gratuite per chi deve accompagnare o attendere passeggeri. Un’opzione legale e sicura, che andrebbe promossa e sfruttata maggiormente per ridurre i rischi e migliorare la viabilità in prossimità dello scalo. Ogni incidente evitato è una vita potenzialmente salvata.