Funerali di Papa Francesco, l’autostrada “Roma-Fiumicino” blindata

L’A91 è uno dei punti nevralgici del dispositivo di sicurezza predisposto per l’arrivo di capi di Stato e di Governo provenienti da ogni angolo del mondo
Fiumicino, 25 aprile 2025 – Mancano poche ore dai solenni funerali di Papa Francesco, l’autostrada Roma-Fiumicino si è trasformata in uno dei punti nevralgici del dispositivo di sicurezza predisposto per l’arrivo di capi di Stato e di Governo provenienti da ogni angolo del mondo. L’arteria, nota come A91, è da sempre il principale collegamento diretto tra l’aeroporto intercontinentale Leonardo da Vinci e il centro della Capitale. Proprio per questo è stata identificata come tratto sensibile e potenziale bersaglio, e su di essa si è concentrata una delle operazioni più capillari e strategiche del piano viabilità e sicurezza coordinato da Anas, Protezione Civile e Viabilità Italia.
Il tracciato dell’A91, lungo poco meno di venti chilometri, attraversa una zona a scarsa urbanizzazione, con ampi spazi aperti e numerosi punti di accesso laterali non protetti. Una configurazione che, se da un lato agevola lo scorrimento del traffico, dall’altro rende vulnerabile la direttrice a eventuali azioni ostili, proprio per l’assenza di barriere naturali o artificiali che possano limitare l’accesso da parte di soggetti non autorizzati. Gli esperti della sicurezza lo sanno bene: la facilità di avvicinamento alla sede stradale da entrambi i lati e la mancanza di coperture o ostacoli rendono l’autostrada uno scenario ad alto rischio, specialmente in presenza di personalità di primo piano della scena internazionale.
In quest’ottica, sono state messe in campo tecniche di bonifica militare simili a quelle già adottate in occasione di vertici internazionali o visite papali. Le squadre specializzate hanno condotto controlli su tombini, cunette, pensiline, segnali stradali, guardrail e sottopassi. Particolare attenzione è stata rivolta alle piazzole di sosta, potenzialmente utilizzabili per nascondere ordigni o strumenti di disturbo. Gli artificieri dell’Esercito e della Polizia di Stato, supportati da unità cinofile antiesplosivo, hanno perlustrato l’intero tratto dell’autostrada con procedure standard di verifica e neutralizzazione. In parallelo, droni e telecamere a lungo raggio hanno sorvolato costantemente la direttrice per intercettare movimenti sospetti.
La Roma-Fiumicino è stata oggetto anche di una profonda pulizia tecnica, intesa come rimozione di materiali potenzialmente pericolosi: residui metallici, sacchi di plastica, carcasse di pneumatici. Ogni elemento che potesse essere utilizzato come occultamento per azioni offensive è stato rimosso. È stato inoltre temporaneamente sospeso l’80% dei cantieri in corso sull’intera rete nazionale, con attenzione prioritaria proprio sull’A91, dove ogni tipo di ostacolo o deviazione avrebbe potuto rappresentare un rischio in termini di gestione dei flussi e prontezza operativa. Le forze dell’ordine hanno implementato una presenza visibile ma mobile: auto civetta e pattuglie in borghese si alternano a mezzi identificabili lungo le corsie e agli ingressi secondari. Lungo tutta la tratta, sono stati attivati posti di controllo mobili, pronti a intervenire in caso di anomalie. Una misura essenziale, considerando l’elevato numero di veicoli ufficiali e scorte in transito nelle prossime ore.
La centrale operativa di Anas, in collegamento diretto con la Sala Situazioni della Protezione Civile e il centro di coordinamento di Viabilità Italia, ha ricevuto un potenziamento significativo sia in termini tecnologici sia di personale. Ben 2.300 risorse sono state mobilitate, tra tecnici su strada, operatori della viabilità, ingegneri e coordinatori. Un impianto imponente, che si regge su turnazioni estese e personale già formato in occasione dei recenti ponti di primavera.
Non meno importante è stata la comunicazione al pubblico: il servizio clienti “Pronto Anas” ha registrato un +36% di chiamate nelle ultime ore. L’app “VAI” fornisce aggiornamenti in tempo reale, mentre le radio locali e i canali social di Anas diffondono informazioni su viabilità, deviazioni e tempi di percorrenza.
La Roma-Fiumicino, in queste ore, non è semplicemente un’autostrada: è un corridoio blindato, un’infrastruttura sotto osservazione continua, dove ogni dettaglio è stato analizzato e messo in sicurezza. Il contesto globale, le tensioni geopolitiche e la rilevanza dell’evento impongono un approccio prudente, in cui la prevenzione rappresenta l’unico strumento efficace per garantire incolumità e ordine.
In attesa del solenne addio a Papa Francesco, Roma si appresta a vivere giornate di raccoglimento, ma anche di massima attenzione. La sicurezza è l’elemento chiave affinché la cerimonia si svolga nella pace e nella dignità che il momento richiede.