Il progetto

Topi e zanzare, a Fiumicino un progetto pilota per disinfestazioni senza veleni

27 aprile 2025 | 13:30
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Topi e zanzare, a Fiumicino un progetto pilota per disinfestazioni senza veleni

La città è stata negli anni trascorsi al centro di una politica green dell’intera nazione che punta all’innovazione tecnologica. I risultati dell’esperimento

Fiumicino, 27 aprile 2025 – Non più rischi per l’ambiente. È questa la grande conquista che il Comune di Fiumicino ha portato avanti con il progetto Life BIOREPEM, diventando così il primo esempio nazionale di disinfestazione senza uso di biocidi. Un’iniziativa della passata legislatura, della quale poco si è saputo, ma che ha visto (e vede) Fiumicino al centro di una politica green dell’intera nazione, che ha cambiato le regole del settore, puntando su innovazione tecnologica, approccio scientifico e sostenibilità.

Lanciato per contrastare l’uso indiscriminato di rodenticidi e insetticidi, BIOREPEM ha rivoluzionato la gestione dei parassiti urbani attraverso l’adozione di trappole elettromeccaniche ad alta tecnologia e una piattaforma digitale di controllo, capace di monitorare in tempo reale ogni attività sul territorio. A Fiumicino sono stati installati 108 dispositivi tra scuole, centri anziani, uffici e aree turistiche, mentre un sistema di raccolta dati georeferenziati ha permesso di coordinare interventi mirati ed efficaci, riducendo drasticamente i margini di errore. Nei tre anni di sperimentazione, il modello ha dimostrato che è possibile azzerare l’uso di sostanze chimiche senza compromettere la sicurezza sanitaria: oltre 400 roditori catturati, più di 15.000 zanzare adulte, 102.511 uova e 5.052 larve raccolte senza l’impiego di biocidi.

Un risultato straordinario, certificato da dati scientifici e verifiche sul campo, che ha consolidato il ruolo di Fiumicino come comune capofila nella nuova gestione ecologica dei parassiti. Dal punto di vista ambientale ed economico, il confronto tra i sistemi tradizionali e BIOREPEM è stato impietoso: se nel primo anno il metodo classico sembrava più conveniente, già dal terzo anno il modello digitale ha mostrato costi inferiori, con un risparmio stimato di oltre 38.000 euro in dieci anni. A questo si aggiunge l’eliminazione dei rischi di contaminazione ambientale, la tutela delle specie non bersaglio e il miglioramento della qualità della vita per i residenti.

La tecnologia alla base del progetto ha permesso di mantenere bassissimi livelli di infestazione anche in assenza di pesticidi, evitando la chiusura di edifici pubblici, come era accaduto in passato a causa delle invasioni di ratti nelle scuole. Grazie alla gestione digitale e all’approccio basato sulla prevenzione, Fiumicino ha protetto il suo patrimonio naturale e migliorato sensibilmente la qualità della vita dei cittadini.

Anche il sistema di controllo delle zanzare ha segnato un cambiamento importante. Le trappole Mosquito Magnet Executive e le ovitrappole Aqualab, integrate con larvicidi naturali e campagne di sensibilizzazione porta a porta, hanno permesso di limitare la proliferazione della zanzara tigre e del Culex pipiens, mantenendo alta l’attenzione anche nei mesi autunnali. A Fiumicino, in particolare, oltre il 90% delle catture ha riguardato la Aedes albopictus, confermando l’importanza di azioni costanti e mirate.

I dati raccolti durante il progetto hanno confermato l’importanza di estendere il monitoraggio anche oltre la stagione estiva, dimostrando che l’attività delle zanzare può prolungarsi fino all’autunno inoltrato. A Fiumicino, nel 2024, grazie alla combinazione di interventi larvali, monitoraggio sistematico e informazione capillare ai cittadini, si è registrato un sensibile calo delle infestazioni, validando l’efficacia dell’approccio integrato promosso da BIOREPEM. Le trappole Aqualab hanno consentito la raccolta di dati fondamentali, come il conteggio delle uova e delle larve, permettendo interventi tempestivi.

La piattaforma digitale BIOREPEM si è rivelata uno strumento di straordinaria utilità: ha consentito il controllo continuo dei dispositivi, la geolocalizzazione delle trappole e l’analisi spazio-temporale dei dati. Questo ha permesso non solo di ottimizzare gli interventi sul campo, ma anche di migliorare la capacità di risposta delle amministrazioni, rendendo più efficienti i servizi e riducendo i tempi di azione.
Il successo del progetto ha avuto una vasta eco nazionale: il modello BIOREPEM è stato trasferito a 82 comuni e 4 ospedali della ASL di Latina, e ha spinto il Ministero dell’Ambiente ad avviare la definizione dei nuovi Criteri Ambientali Minimi (CAM) per i servizi di disinfestazione pubblica. Questo risultato sancisce ufficialmente il riconoscimento di Fiumicino come comune apripista nell’adozione di pratiche ecologiche nella gestione dei parassiti. Fiumicino, forte dei suoi risultati, ha mostrato che un’altra strada è possibile.

Una strada che mette al centro la tutela della salute, la protezione dell’ambiente e l’innovazione tecnologica, mantenendo al contempo un controllo pubblico rigoroso dei servizi esternalizzati. Non si tratta soltanto di una buona pratica, ma di una rivoluzione che oggi si candida a diventare riferimento nazionale.

Con BIOREPEM, il Comune ha dimostrato che ridurre o eliminare i veleni nella lotta agli infestanti non solo è possibile, ma è anche conveniente sul lungo periodo. Una vera e propria rivoluzione che oggi guarda già al futuro, con nuove progettualità in fase di elaborazione per rafforzare ulteriormente il modello di gestione ecosostenibile nato proprio a Fiumicino.