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Vaticano, fissato l’inizio del Conclave: il 7 maggio la Cappella Sistina si chiude al mondo

28 aprile 2025 | 14:49
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Vaticano, fissato l’inizio del Conclave: il 7 maggio la Cappella Sistina si chiude al mondo

I cardinali elettori si riuniranno per scegliere il successore di Francesco: tutto pronto per l’inizio del Conclave.

Roma, 28 aprile 2025 – È stato fissato per mercoledì 7 maggio l’inizio del Conclave che eleggerà il nuovo Pontefice. L’annuncio ufficiale è arrivato durante la quinta Congregazione generale, alla presenza di circa 180 cardinali. Come da tradizione, il maestro delle Celebrazioni liturgiche pronuncerà il solenne “Extra omnes”, esortando tutti coloro che non partecipano all’elezione a lasciare la Cappella Sistina.

Il significato dell’ “Extra omnes”

“Extra omnes” significa “Fuori tutti”. Con questa formula latina si sancisce l’isolamento dei cardinali elettori dal resto del mondo. Solo coloro che hanno meno di 80 anni parteciperanno al Conclave, rimanendo all’interno della Cappella Sistina fino alla fumata bianca e al celebre “Habemus Papam” che annuncerà il nuovo Vescovo di Roma.

Un Conclave breve o lungo? I pronostici tra i cardinali

Tra i porporati elettori si respira un clima di attesa. Alcuni sperano in un Conclave rapido, spinti anche dall’anno giubilare in corso, mentre altri ritengono necessario più tempo per favorire una conoscenza approfondita tra i cardinali, considerando la varietà internazionale introdotta nei dieci Concistori di Papa Francesco.

Le regole del Conclave secondo la Universi Dominici Gregis

Le norme che regolano il Conclave sono contenute nella costituzione apostolica Universi Dominici Gregis di Giovanni Paolo II, modificata da Benedetto XVI. L’inizio è previsto tra il quindicesimo e il ventesimo giorno dalla morte del Papa, dopo i tradizionali Novendiali. Tuttavia, il Motu Proprio Normas nonnullas consente di anticipare l’avvio se tutti gli elettori sono presenti. Al momento, si attende ancora l’arrivo di alcuni cardinali da zone remote del mondo.

Casa Santa Marta: la residenza dei cardinali

I cardinali troveranno ospitalità nella Domus Santa Marta, all’interno delle mura vaticane. Una scelta che richiama la decisione di Francesco, che preferì vivere lì piuttosto che nell’appartamento pontificio tradizionale.

La Messa “pro eligendo Pontifice” e la processione solenne

Il 7 maggio si aprirà con la solenne Messa “pro eligendo Pontifice”, presieduta dal decano del Collegio cardinalizio. Sarà lui a invitare i confratelli a incamminarsi verso la Cappella Sistina, dove intoneranno il “Veni, Creator Spiritus” e presteranno giuramento prima di procedere con le votazioni.

Le modalità di elezione del nuovo Papa

Per eleggere il nuovo Pontefice sarà necessaria una maggioranza qualificata di due terzi. Sono previsti fino a quattro scrutini giornalieri, due al mattino e due al pomeriggio. Dopo la 33ª o 34ª votazione, si procederà al ballottaggio tra i due cardinali più votati, ma anche in questo caso serviranno i due terzi dei voti. I due candidati finalisti non potranno votare.

L’accettazione e la fumata bianca

Quando un cardinale raggiunge il quorum richiesto, si procede con la domanda rituale: “Acceptasne electionem de te canonice factam in Summum Pontificem?” Se l’eletto accetta, si sceglie il nome pontificale. Le schede vengono quindi bruciate e, da piazza San Pietro, si attende la fumata bianca che annuncia al mondo intero l’elezione.

La Stanza delle lacrime e il primo saluto ai fedeli

Il nuovo Papa si ritira nella cosiddetta “Stanza delle lacrime” per indossare per la prima volta i paramenti papali. Dopo la preghiera e l’omaggio dei cardinali, si intona il Te Deum. Infine, dalla Loggia delle Benedizioni, il nuovo Pontefice pronuncia il suo primo saluto e impartisce la benedizione Urbi et Orbi.

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