Il fatto

Fiumicino, via del Faro (ancora) nel mirino degli incivili

30 aprile 2025 | 13:00
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Fiumicino, via del Faro (ancora) nel mirino degli incivili
Fiumicino, via del Faro (ancora) nel mirino degli incivili
Fiumicino, via del Faro (ancora) nel mirino degli incivili
Fiumicino, via del Faro (ancora) nel mirino degli incivili
Fiumicino, via del Faro (ancora) nel mirino degli incivili
Fiumicino, via del Faro (ancora) nel mirino degli incivili

Abbandono indiscriminato di rifiuti lungo la carreggiata. Il culmine all’ex ristorante “Vecchia scogliera”. Sono “antiche le segnalazioni di Mario Russo D’Auria

Fiumicino, 30 aprile 2025 – Un percorso costellato di rifiuti abbandonati che sembrano, ormai da tempo, far parte del paesaggio: via del Faro è ancora preda dell’inciviltà, con discariche a cielo aperto che si vengono a formare in più punti lungo la carreggiata, frutto dell’irresponsabilità di chi non ha rispetto né per l’ambiente né per il decoro urbano.

Il contratto di pulizia ordinaria attualmente in vigore è stato siglato dall’Amministrazione Montino e durerà altri 5 anni ancora. Vista l’insufficienza evidente rispetto ai rifiuti abbandonati (e il costo di smaltimento) il Comune sta attualmente ridiscutendo il vecchio contratto per adeguarlo alle esigenze.

Il culmine di questo pessimo panorama si raggiunge alla struttura fatiscente del ex ristorante “La Vecchia Scogliera”, uno scheletro pericolante che gli incivili usano da sempre come un enorme “cassonetto” per abbandonare ogni genere di rifiuti. Eppure tali rifiuti che sono stati tolti più volte, con interventi di bonifica e con operazioni di pulizia straordinaria. Nonostante gli interventi di bonifica e le operazioni di pulizia straordinaria, la situazione non migliora: i rifiuti ritornano, tanto che è quasi sorprendente non vederla strabordare di immondizia, spesso riversata anche sulla strada. Questo scenario ha rappresentato un serio pericolo in passato, con numerosi incendi divampati all’interno della struttura stessa.

Ma le cose non sembrano essere cambiate: “chi nasce quadro non può morire tondo” come si suol dire. Un proverbio che sembra adattarsi perfettamente a questa città. E gli incivili continuano ad agire senza rispetto per la città e chi la vive. Passando su via del Faro, appunto, ancora oggi si vedono cumuli di immondizia, fra sacchi neri, plastica, pezzi di mobili e molto altro. Saltano all’occhio anche mucchi di abiti abbandonati.

La storia è quindi sempre la stessa: sporcare e inquinare non è solo un atto di inciviltà, ma una scelta consapevole di ignorare le conseguenze, specialmente quando si tratta di rifiuti pericolosi. Con l’estate alle porte, le temperature in aumento e il rischio di incendi che cresce, il pericolo è reale. Le discariche a cielo aperto, come quelle presenti in questa zona, possono facilmente trasformarsi in focolai di incendi che minacciano la vegetazione circostante. Per cercare di arginare il fenomeno servono sicuramente più controlli, ma è fondamentale anche una presa di coscienza collettiva. Solo unendo le forze psi può sperare di riportare decoro e rispetto dell’ambiente e della città.

Un allarme da anni inascoltato

Un allarme inascoltato da anni, e le segnalazioni di rifiuti abbandonati su via del Faro sono state innumerevoli nel tempo.
Dove anche in quegli anni insistevano “Discariche abusive a cielo aperto contenenti eternit e altri rifiuti“. A dirlo era Mario Russo D’Auria, che in quegli anni leader di Gil (Gruppo indipendente libero per Fiumicino), ed è sempre stato una figura attiva per quanto riguarda il nostro territorio.

“Pur riconoscendo che negli ultimi tempi si è fatto qualche sforzo nella tutela ambientale del territorio e rispetto alle discariche abusive, – diceva Mario Russo D’auria – resta il fatto che siamo ancora molto lontani dagli standard che Fiumicino meriterebbe. La colpa? Certamente di quegli incivili che gettano di tutto lungo le strade”. Russo D’auria puntava poi i riflettori sul fatto che a rimetterci, come al solito, sono i cittadini che seguono le regole e che svolgono quotidianamente la raccolta differenziata.

“Inutile cercare di far capire cosa sia giusto e cosa dica la legge, tanto se ne fregano. Vanno individuati e colpiti pesantemente. Ricordiamoci che tutti i loro abusi alla fine li paghiamo noi cittadini onesti”. Un allarme il suo, che nonostante gli anni risuona ancora attuale. Nel mentre le istituzioni sono a lavoro per trovare una soluzione per restituire decoro alla città.