La pianta produce, oltre alle caratteristiche bacche rosse raccolte in grappoli, infiorescenze di colore bianco o rosato, raccolte in fascetti ascellari.
Pianta simbolo delle festività natalizie, l’agrifoglio è un arbusto sempreverde diffuso soprattutto in Europa centro settentrionale e in Italia, nelle zone alpine ed appenniniche. Ben prima di essere associato al Natale cristiano, l’agrifoglio era considerata una pianta dalle proprietà magiche, in grado di offrire protezione contro i demoni; le popolazioni pagane lo utilizzavano per celebrare il solstizio d’inverno (una ricorrenza analoga al Sol Invictus dei Romani), poiché le bacche rappresentavano la fertilità che contrastava con il rigido clima invernale.
Con l’avvento del Cristianesimo, e l’associazione con il Natale, l’agrifoglio passò a simboleggiare la corona di spine indossata da Cristo mentre le bacche rappresentano il sangue versato da quest’ultimo. Oggi, invece, l’agrifoglio ha un utilizzo prevalentemente decorativo, non solo durante il periodo natalizio; l’arbusto, infatti, può essere piantato per creare siepi, aiuole o bordure. In questo articolo vediamo quali sono le caratteristiche che contraddistinguono questo tipo di pianta e come coltivarla in giardino.
L’agrifoglio è una sempreverde dallo sviluppo arbustivo ma può crescere fino a diventare un albero ad alto fusto; gli esemplari monumentali, infatti, sono in grado di raggiungere un’altezza di circa 10 metri, benché di norma gli alberi di agrifoglio non superano i 4 metri.
Le foglie sono di colore verde brillante e di consistenza coriacea; hanno un caratteristico profilo ondulato con le estremità spinose (alcune varietà presentano il bordo esterno striato di bianco). La pianta produce, oltre alle caratteristiche bacche rosse raccolte in grappoli, infiorescenze di colore bianco o rosato, raccolte in fascetti ascellari.
Molto spesso si tende a confondere l’agrifoglio con il pungitopo (anche perché il primo viene indicato anche come “pungitopo maggiore”). In realtà, le due piante differiscono per diversi aspetti; il pungitopo produce bacche più grandi e presenta foglie dai contorni più regolari, appuntite solo ad una singola estremità.
Pur essendo associata principalmente al Natale, l’agrifoglio è una pianta che prospera tutto l’anno, in quanto tollera quasi ogni tipo di condizione climatica. La coltivazione può essere implementata tramite semina oppure per piantumazione di una talea semilegnosa; le piantine di agrifoglio possono essere reperite presso un florovivaista oppure tramite un e-commerce specializzato come mygreenhelp.com.
Per quanto riguarda la coltivazione vera e propria, è consigliabile piantare l’agrifoglio (o i semi) in un punto con modesta esposizione solare; la pianta, infatti, predilige la mezz’ombra o l’ombra piena, benché sia in grado di tollerare anche un’esposizione al sole continuata (così come le temperature sotto lo zero). Prima di procedere alla semina o alla piantumazione, è bene sincerarsi che la composizione del terreno sia acida o semi acida, magari eseguendo un test sul pH del terreno mediante un apposito strumento di misurazione. Inoltre, l’agrifoglio predilige terreni fertili e ricchi di humus (tant’è che prospera nelle zone di sottobosco); pertanto, il fondo va dissodato e preparato con torba o stallatico pellettato. Una volta completata la messa a dimora, è consigliabile realizzare una pacciamatura per proteggere la pianta dalle temperature invernali particolarmente rigide; si tratta di un accorgimento importante per alcune varietà, come l’Ilex cornuta, che sono più sensibili alle gelate.
Oltre ad essere molto resistente, l’agrifoglio richiede ben poca manutenzione. La pianta necessita di un’irrigazione regolare ma non giornaliera: è sufficiente mantenere il terreno umido ma senza ristagni d’acqua. Inoltre, non serve una potatura particolare; quando necessario, è possibile spuntare i rami più lunghi per mantenere la forma della chioma e far sì che l’arbusto cresca in modo simmetrico. Il principale accorgimento per la coltivazione dell’agrifoglio è la concimazione: in primavera è bene utilizzare una formulazione a base di azoto e potassio, per favorire lo sviluppo vegetativo della pianta. Durante il periodo invernale, invece, è meglio utilizzare del fertilizzante organico.