Caffè verde, proprietà e benefici per il nostro corpo
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Caffè verde, proprietà e benefici per il nostro corpo

30 maggio 2019 | 20:09


perché possiede questo colore distintivo e in cosa si distingue da quello classico


Si sente sempre più spesso parlare del caffè verde e delle sue proprietà. Vediamo, allora, quali sono le caratteristiche di questo particolare caffè e perché è considerato benefico per la salute.

Cos’è il caffè verde?
Come prima cosa cerchiamo di capire cos’è il caffè verde, perché possiede questo colore distintivo e in cosa si distingue da quello classico.
Il caffè verde non è altro che caffè crudo, ossia non tostato. Questa fondamentale differenza non solo lascia al chicco il naturale colore verde, ma permette al caffè di mantenere alcune caratteristiche organolettiche che diversamente si perdono con il processo di tostatura. Scopriamo quali sono le altre differenze che contraddistinguono questo particolare tipo di caffè.

Più antiossidanti, meno caffeina
Il caffè crudo contiene una minor quantità di caffeina rispetto a quello classico. Tuttavia, questo non significa dover rinunciare agli effetti positivi sul cervello di questa sostanza. Contiene soltanto un dosaggio più basso ed un assorbimento più lento rispetto a quanto avviene col caffè tostato, dovuto al fatto che nel prodotto crudo la sostanza eccitante si lega con l’acido clorogenico, un potente antiossidante cui il caffè verde deve le sue proprietà.
Infatti, un litro di bevanda ne contiene dai 500 ai 1000 mg, in parte assorbito dall’intestino ed in parte scomposto in altri importantissimi polifenoli. Tra questi troviamo l’acido ferulico, l’acido caffeico e l’acido tannico. Sono tutte sostanze particolarmente benefiche, dall’azione antinfiammatoria ed antiossidante. Un’ultima importante caratteristica che differenzia il caffè crudo da quello tostato è il Ph meno acido e quindi meno aggressivo per la mucosa gastrica, tanto che risulta maggiormente tollerato da coloro che solitamente risentono degli effetti collaterali del caffè, come colite con diarrea o tachicardia.

Proprietà e benefici
Come abbiamo detto, è noto il potere antiossidante ed antinfiammatorio dell’acido clorogenico e dei suoi derivati (metaboliti), per cui vengono attribuite al caffè verde proprietà, in particolare:

  • anti-ipertensive, confermate da uno studio del 2005, il quale ha evidenziato come l’uso quotidiano di caffè verde contrasti la pressione alta nelle persone lievemente ipertese
  • utili nel controllo della glicemia e nella riduzione dell’assorbimento del glucosio e dei grassi
  • protettive nei confronti delle malattie cardiovascolari, come evidenziato anche da uno studio del 2014, e delle malattie neurodegenerative come l’Alzheimer
  • benefiche per contrastare il diabete di tipo 2.

Ecco perché il caffè verde viene considerato come un prodotto coadiuvante nel controllo del peso, in quanto le sue proprietà riducono, di fatto, quelli che sono i fattori di rischio legati a sovrappeso e obesità. Oltre a questo, la caffeina è una molecola nervino stimolante, conosciuta per gli effetti positivi nello smaltimento del tessuto adiposo.
Tuttavia, è bene sottolineare che non esistono degli alimenti “brucia-grassi” che fanno bene da soli, ma la salute passa da una dieta equilibrata e da uno stile di vita sano che deve prevedere regolare attività fisica.

Il caffè verde aiuta a dimagrire
Esistono tantissimi integratori alimentari naturali in grado di aiutare nella perdita del peso a base di caffè verde. Uno tra questi è Idealica gocce, una soluzione per la perdita di peso naturale molto popolare e basata, appunto, sul caffè verde.

Questo perché il caffè verde contiene un particolare mix di principi attivi che agiscono stimolando il metabolismo e limitando l’assorbimento degli zuccheri.
Infatti, come abbiamo già detto, rispetto al caffè nero, quello verde ha un contenuto di caffeina minore, che però una volta assunta viene assimilata in modo più lento e graduale rispetto alla caffeina del caffè tostato. Questo si verifica perché nei chicchi verdi questa sostanza è legata all’acido clorogenico, un composto antiossidante il quale fa sì che essa rimanga in circolo più a lungo.
Cercando di essere più chiari, in poche parole, con una tazzina di caffè nero, la caffeina agisce entro mezz’ora risvegliandoci dal torpore, ma poi l’effetto svanisce nel giro di qualche ora. Al contrario, con il caffè verde la caffeina viene rilasciata gradualmente, a livello delle mucose gastriche, per poi rimanere nel sangue di più, con un effetto stimolante del metabolismo più prolungato e minori effetti collaterali. La caffeina presente nel caffè verde, aiuta anche la concentrazione mentale e la resistenza fisica, contrastando la stanchezza, proprio grazie al suo lento assorbimento e al rilascio prolungato.

La caffeina viene frequentemente utilizzata in ambito dimagrante per le sue interazioni con il tessuto adiposo. Infatti, questa possiede un effetto positivo sia diretto che indiretto sullo smaltimento del tessuto adiposo umano; quello diretto consiste nella capacità di promuovere la liberazione degli acidi grassi dal deposito al circolo sanguigno, mentre quello indiretto si manifesta con lo stimolo secretorio di catecolamine (adrenalina, noradrenalina) le quali, a loro volta, intervengono sul tessuto adiposo facilitando la lipolisi ed iper-attivando alcuni meccanismi fisiologici o distretti specifici (aumento pulsazioni cardiache, aumento flusso coronarico, maggior reclutamento muscolare nello sport, maggiore stimolazione nervosa ecc).

Come preparare un estratto di caffè verde
Per preparare un infuso a base di caffè verde occorrono pochi e semplici passaggi. Allo stesso tempo, però, il procedimento richiede più tempo rispetto al classico caffè.
La prima cosa da fare è quella di pestare i semi in un mortaio fino a ridurli in polvere finissima. Dopo aver fatto ciò è necessario aggiungere aggiungere acqua calda a circa 80° e lasciare in infusione per alcuni minuti. Dopo di che basterà filtrare il tutto.

In alternativa, potete anche preparare una bevanda portando ad ebollizione i chicchi (1 tazza di chicchi e tre di acqua), lasciarli sul fuoco a fiamma bassa per circa altri 10-12 minuti mescolando di tanto in tanto, spegnere e filtrare con un colino. Lasciate raffreddare l’estratto e riponetelo in frigorifero fino a quando non lo berrete (i chicchi si possono riutilizzare e conservare per circa un paio di giorni).

Ovviamente, nei negozi biologici specializzati o in erboristeria vi sono dei preparati già pronti, anche sotto forma di bustine, da utilizzare come si farebbe con il tè.