Va ricordato però che in caso di allergia al veleno o punture multiple, l’attacco del calabrone può essere pericoloso anche per l’essere umano.
I calabroni sono imenotteri della famiglia delle vespe; quello più diffuso è il Vespa Crabro – o calabrone comune – che è anche il più grosso a livello europeo.
Si tratta di un insetto prevalentemente carnivoro che ama cacciare altri insetti, comprese le altre vespe, ma non disdegna di integrare la propria dieta con frutta matura, motivo per il quale è normalmente diffuso nelle aree agricole e rurali.
Il calabrone femmina è dotato di un pungiglione attraverso il quale, in caso di puntura, è in grado di inoculare una dose di veleno che è letale per gli altri insetti, ma non per l’uomo.
Va ricordato però che in caso di allergia al veleno o punture multiple, l’attacco del calabrone può essere pericoloso anche per l’essere umano.
Il nido, che viene realizzato adattandosi allo spazio disponibile, è costruito dagli insetti impastando polvere di legno con la propria saliva. Vediamo in seguito come eliminare i calabroni.
Accorgersi della presenza di un nido di calabroni può non essere semplice; il periodo di formazione è solitamente la primavera, quando le canne fumarie rimangono spente più a lungo e le temperature stimolano le attività degli insetti.
La presenza costante di qualche calabrone che si aggira negli stessi punti del tetto o nei dintorni della canna fumaria dovrebbe essere un campanello d’allarme.
È comunque sempre consigliata una verifica delle condizioni della canna fumaria prima di riprendere ad accendere il camino nelle stagioni più fredde, in modo da assicurarsi che sia del tutto libera.
In caso di dubbio, per verificare la presenza di un nido è bene agire in sicurezza: trattandosi di altezze importanti sarebbe preferibile affittare un elevatore che permetta di muoversi senza calpestare le tegole rischiando di rovinarle. Si tratta di una spesa elevata, ma che offre una sicurezza impagabile!
Un altro equipaggiamento che non dovrebbe mai mancare quando si decide di indagare la presenza di un nido è la vestizione che dovrà essere totale e resistente, che protegga anche il viso: l’ideale è una tuta da apicoltore.
I pericoli legati alla presenza di calabroni – o dei loro nidi – sul tetto o all’interno della canna fumaria possono essere molteplici:
I calabroni sono considerati una specie piuttosto nervosa, che non esita ad attaccare anche l’uomo se si sente minacciata. Una concentrazione di calabroni può rivelarsi, dunque, un pericolo per la salute a causa del veleno che può inoculare in caso di puntura.
Se il nido viene costruito all’interno della canna fumaria, il flusso d’aria che accompagna il fumo prodotto dalla combustione all’esterno viene interrotto. Di conseguenza l’abitazione si riempirà di fumi tossici per persone e animali, e fuliggini difficili da pulire.
Il pericolo di un nido di calabroni nella canna fumaria deriva anche dal rischio di incendio; essendo realizzato con polvere di legno, quando la temperatura all’interno della canna fumaria sale, il nido potrebbe incendiarsi e causare seri danni alla struttura, oltre che diventare pericoloso per l’intera abitazione.
Come eliminare un nido di calabroni
Prima di pensare a come rimuovere un nido di calabroni dal proprio tetto o dalla canna fumaria è bene tenere a mente che, in molte zone europee, questo imenottero è considerato a rischio d’estinzione e pertanto tutelato da decreti sia locali che internazionali.
In passato si usava cospargere il nido con alcol e poi incendiarlo, ma questa soluzione è, oltre che abusiva, anche molto pericolosa per il forte rischio di diffusione dell’incendio.
La cosa più adatta da fare è segnalare la presenza del nido alle autorità preposte:
Le associazioni animaliste come il WWF o l’E.N.P.A. non potranno intervenire trattandosi di abitazioni private, ma sapranno fornire in maniera pertinente informazioni sul percorso più adatto e sui numeri da contattare.
In alternativa è possibile cercare un professionista per la zona di competenza che si occupi della rimozione dei nidi in maniera sicura.
In ogni caso quello che non si dovrebbe fare è accendere il camino e improvvisare: il rischio di caduta quando si lavora in quota in compagnia di insetti agguerriti è molto alto.
Per cercare di evitare la formazione di nidi di calabrone sul tetto è importante verificare saltuariamente la corretta disposizione delle tegole riducendo gli spazi in cui i calabroni potranno nidificare.
Per tutelare la canna fumaria, invece, si può considerare di apporre una rete a maglia fine (ma non troppo) sulla bocca d’uscita con lo scopo di scoraggiare gli imenotteri.