Tra questi interventi uno dei più importanti è senza dubbio l’installazione di un montascale
Oltre sette persone su dieci tra quelle affette da disabilità motoria, a prescindere dal livello di gravità, ammettono di non sentirsi autonomi in assenza dei propri caregiver. La mancanza dentro e fuori casa di spazi progettati per risultare completamente accessibili anche alle persone in carrozzina o che fanno uso di mezzi di ausilio alla camminata senza dubbio contribuisce ad alimentare questa sensazione e spesso fa sì che il disabile finisca per non uscire di casa o persino per non muoversi dentro casa in assenza delle persone che se ne prendono cura, di fatto rinunciando a una fetta importante della propria indipendenza. La buona notizia per chi si prende cura di una persona con mobilità ridotta è che, con pochi sforzi e una spesa altrettanto limitata, si possono realizzare interventi per rendere più autonomi in casa i disabili.
Tra questi interventi uno dei più importanti è senza dubbio l’installazione di un montascale, un servoscala, una piattaforma elevatrice o un altro sistema atto a trasportare la persona in carrozzina al piano dell’abitazione o tra i diversi livelli in cui questa si articola. La presenza di gradini o scale è infatti una delle barriere che più frenano la persona con mobilità ridotta dal mantenere la propria routine quotidiana di impegni fuori casa e occasioni sociali, potendo avere a valle danni non indifferenti sul suo benessere psicofisico. Per l’installazione di un montascale per disabili, che può sembrare un intervento impegnativo anche e soprattutto dal punto di vista economico, chi ha una disabilità riconosciuta può godere di agevolazioni come l’IVA ridotta al 4% o la detrazione IRPEF del 75%, anche quando avviene negli spazi condominiali.
All’interno gli interventi per rendere più autonomi in casa i disabili vanno dal riorganizzare gli spazi, soprattutto quelli di passaggio come porte e corridoi, in modo da rendere più agevole l’uso di carrozzine e altri ausili alla camminata ad arredare tenendo conto delle esigenze della persona che ha una mobilità ridotta.
Tutte le stanze dovrebbero essere pensate più a misura della persona con disabilità che li vive ogni giorno, ma gli architetti esperti di accessibilità domestica suggeriscono di concentrarsi soprattutto su bagno e cucina che sono gli ambienti da cui derivano più pericoli per la persona con disabilità motoria.
In bagno va assicurata, innanzitutto, una maggiore distanza tra i sanitari che consenta di muoversi liberamente all’interno della stanza. Maniglioni e supporti antiscivolo installati vicino al water o all’interno della doccia rendono più comodi e più sicuri gli spostamenti da e verso la carrozzina ed evitano cadute e altri incidenti. In commercio esistono soluzioni elettrificate sia per quanto riguarda il water e sia per quanto riguarda lavabi e bidet che di fatto li rendono regolabili e adattabili alle esigenze della singola persona.
In cucina è importante assicurarsi soprattutto che piani di lavoro e spazi in cui vengono riposti i vari oggetti (pensili, eccetera) si trovino all’altezza giusta in modo da poter essere raggiunti facilmente e in tutta sicurezza anche dalla persona in carrozzina. Ante scorrevoli, maniglie automatiche e supporti di diversa natura contribuiscono a rendere più accessibile la cucina.
Un aiuto importante per rendere i disabili più autonomi in casa viene oggi, infine, dalla domotica e dalle soluzioni smart: tapparelle che si alzano e si abbassano da sole a orari programmati, sensori intelligenti che regolano l’illuminazione al passaggio, prese smart che consento il controllo in remoto di elettrodomestici e altri oggetti possono rendere la casa più confortevole per tutti i suoi abitanti.