Gabs: una certa idea di borsa
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Gabs: una certa idea di borsa

10 aprile 2022 | 12:44


Ebbene, per molti potrà essere una sorpresa, ma storicamente le borse non nascono affatto come accessorio, benché meno come accessorio femminile!


Quando si parla di borse, le nostre menti le associano inevitabilmente a quello che è forse l’accessorio preferito dalle donne. Ebbene, per molti potrà essere una sorpresa, ma storicamente le borse non nascono affatto come accessorio, benché meno come accessorio femminile! Infatti, il primo utilizzo di questi contenitori risale all’uomo primitivo, che ritagliava le pelli di animali per costruire una sacca con la quale trasportare gli utensili. Successivamente, nel VII secolo a.C. in poi, quando la moneta iniziava ad imporsi, tali contenitori venivano utilizzati come portamonete, solitamente in cuoio (come suggerisce anche l’etimologia della parola “borsa”, che deriva dal greco “byrsa”, che significa appunto cuoio). Soltanto a partire dall’Ottocento le borse iniziarono ad adempiere alla funzione che oggi tuttora svolgono, per ricevere poi la consacrazione ad accessorio indispensabile per le donne nel 1926 grazie al “tubo nero” di Chanel. Attraverso altre tappe fondamentali che segnarono la storia di questo accessorio assolutamente insostituibile per completare l’outfit femminile si è arrivati, nell’ormai lontano 2000, a concepire le borse in una nuova ottica, parliamo di Borse Gabs.

Cos’è e da dove nasce la borsa Gab

La borsa Gab (anagramma della parola inglese “bag”) è un particolare tipo di borsa, la cui caratteristica principale ed innovativa è certamente la versatilità, dal momento che l’aspetto peculiare è quello di poter modificare la forma della borsa ed anche il suo volume, l’idea dei designers dovrebbe essere quella di favorire l’adattabilità dell’accessorio all’outfit ma anche all’esigenza del momento. A titolo esemplificativo, possiamo evidenziare la capacità di alcune di esse nel trasformarsi da una borsa a forma piatta ad una a secchiello, passando per la forma a bauletto. Ad ogni modo, l’idea della borsa Gab nasce dalla iconica mente dello stilista Franco Gabbrielli, di origine toscana (Firenze, per la precisione) e figlio di Vittorio Gabbrielli, il quale era già titolare di una impresa di pelletteria fiorentina. Il progetto Gabs nasce a Firenze, nel 2000, quando Franco, forte dell’esperienza accumulata in “Beghè” (l’azienda del padre), decide, coadiuvato dalla sorella Patrizia, di creare una nuova tipologia di borsa, capace di adattarsi alle esigenze ed ai gusti dei consumatori. Fondamentale per la crescita e lo sviluppo del marchio fu l’incontro con altri due stilisti ed imprenditori, tali Marco Campomaggio e Caterina Lucchi, i quali, insieme a Gabbrielli daranno vita ad un progetto di collaborazione in seno al già esistente gruppo “Emergenti Italiani”, con lo scopo di esportare il Made in Italy. Altre caratteristiche tipiche delle borse Gabs sono i colori molto accesi, delle fantasie molto appariscenti e soprattutto un bottone (o clip, che dir si voglia) color turchese, da sempre simbolo del brand e la cui implementazione pare abbia avuto origine da un viaggio di Franco Gabbrielli nel continente asiatico, il quale una volta tornato suggerì di aggiungere questo tocco spiccatamente orientale. In ultimo si evidenzia come in dotazione alle borse, il produttore fornisce accessori supplementari: tracolla, block notes ed una base rigida per facilitare le trasformazioni.

Altri prodotti Gabs

Per completezza di informazione è da precisare che fanno parte dell’ecosistema Gabs non solo le borse, ma anche altri accessori, come ad esempio portafogli o portachiavi, naturalmente abbinati all’accessorio principale.