Molti agricoltori utilizzano i loro impianti anche per effettuare fertirrigazione
L’irrigazione a goccia, anche detta microirrigazione, è una particolare modalità d’irrigazione che permette di mantenere costante il livello di umidità delle piante e, allo stesso tempo, di avere un notevole risparmio in termini di acqua utilizzata.
Oltre al risparmio energetico, derivante dal minore consumo di acqua, e al risparmio del tempo necessario per innaffiare quotidianamente le nostre colture, l’irrigazione a goccia consente, inoltre, di raggiungere una riduzione delle piante infestanti, in quanto verrà bagnata solo la parte necessaria e non tutto il terreno.
Molti agricoltori utilizzano i loro impianti anche per effettuare fertirrigazione (irrigazione con acqua unita a sostanze nutritive, chimiche o naturali), impossibile da mettere in atto con la fertilizzazione manuale.
In questo articolo andremo ad analizzare le varie fasi per creare un impianto d’irrigazione a goccia efficiente e professionale.
La prima cosa da fare è progettare nero su bianco il nostro impianto di irrigazione, in modo da stabilire tutto ciò che dovremo acquistare per realizzarlo: facciamo uno schema del percorso della rete che si andrà ad allestire, comprensivo di tutti i particolari (le diverse diramazioni, i gocciolatori o i microirrigatori, ecc.), dopodiché misuriamo le lunghezze in scala.
La struttura maggiormente utilizzata è quella definita “a pettine”: una tubazione principale che, mediante un meccanismo a cascata, andrà a portare l’acqua alle altre tubazioni più piccole, posizionate in parallelo, alle quali saranno connessi i microtubi e i gocciolatoi.
Due punti da tenere a mente sono: una tubazione troppo lunga potrebbe portare successivi problemi di pressione dell’acqua, lo spazio tra le file di piantine (e quindi tra le varie linee di tubazioni) deve essere comodo per la manutenzione dell’impianto e per la coltivazione vera e propria.
Solitamente, per la realizzazione di un impianto d’irrigazione a goccia, abbiamo bisogno di:
Passiamo alla realizzazione vera e propria del nostro impianto d’irrigazione a goccia.
Per prima cosa bisogna stendere i tubi, iniziando dalla linea portante, per poi passare alle linee di derivazione, disposte in parallelo, tagliandole in corrispondenza della fine della coltivazione.
Appena realizzata la griglia di tubazioni, passeremo ad istallare tutti i raccordi previsti dal progetto, iniziando dalla presa a staffa posta all’inizio. Subito dopo, procederemo con l’avvitamento dei raccordi tra linea principale e linee parallele e, infine, con l’inserimento dei tappi a fine tubo.
Passiamo ad inserire i gocciolatoi (o i microirrigatori), praticando i fori sul tubo mediante una fustella e collocando il gocciolatore nel buco appena realizzato, tramite una leggera pressione.
Non resta che collegare l’impianto alla fonte d’acqua, mediante l’utilizzo di un apposito raccordo d’irrigazione: è bene ricordare che la maggior parte degli impianti d’irrigazione a goccia funziona con una pressione di circa 1,5 bar e che, quindi, in caso di necessità, bisogna istallare uno stabilizzatore di pressione.
Se realizzato in maniera ottimale e professionale un impianto d’irrigazione a goccia può rappresentare una soluzione vantaggiosa e reale per chiunque abbia intenzione di coltivare, sia che si tratti di piccole coltivazioni domestiche, sia che si tratti di grandi linee industriali.
Riassumendo, i vantaggi che si possiamo trarre dall’irrigazione a goccia sono: