Italiani, popolo di migranti, i dati sono di nuovo quelli del 1970
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Italiani, popolo di migranti, i dati sono di nuovo quelli del 1970

30 marzo 2019 | 15:01


E in Australia…


Molte persone in tutto il mondo continuano a lasciare il proprio paese e a farlo per i motivi più diversi. C’è chi insegue il successo, chi la propria realizzazione personale, chi il primo lavoro, chi una vita migliore e chi addirittura l’amore. E questa cosa accade, ovviamente, anche in Italia.

Expat e numeri: l’Italia si scopre “vintage”

Anche il nostro paese ha subito tutte le conseguenze della crisi, forse anche più di altre zone, e il fenomeno degli expat non è altro che un naturale riflesso. Questa è una considerazione che si basa sui dati del FMI (Fondo Monetario Internazionale), secondo cui i redditi più bassi e l’aumento del tasso di povertà hanno spinto molte persone oltre i confini. E l’Italia si scopre improvvisamente vintage, con un numero di expat che ci riporta indietro fino alle grandi migrazioni degli anni ’50 e ’70. Si parla di un tasso di partenze annuo che oramai raggiunge le 285mila unità, segnando un record che mancava da circa settant’anni. In base ai dati forniti da Idos il fenomeno dello “youth drain” non accenna a placarsi nemmeno con l’affievolirsi della crisi economica. La situazione potrebbe essere anche più ampia di quanto raccontano i dati ufficiali: l’Aire, infatti, fa i calcoli basandosi sulle cancellazioni anagrafiche, ma per andare all’estero non è un obbligo. Sempre secondo Idos, i dati reali potrebbero addirittura doppiare quelli forniti di consueto da Istat e Aire.

Italiani all’estero: il caso dell’Australia

Da un lato in Italia si registrano sempre più partenze, dall’altro certi paesi attraggono più di altri. Nella classifica generale spicca sicuramente l’Australia, storicamente una meta molto apprezzata dagli expat italiani. Al punto che, stando alle misurazioni dell’Anagrafe Italiani Residenti all’Estero, si parla di una comunità tricolore in Australia pari a circa 140mila persone. I motivi che spingono gli italiani in direzione della terra dei canguri sono diversi: si parla di un paese con un’ottima qualità di vita e in costante crescita economica, con la crisi che da 30 anni risulta essere una perfetta sconosciuta. In secondo luogo, le scuole sono di grande livello e alcuni mercati dimostrano di vivere un periodo particolarmente florido.

Gli ostacoli per chi decide di trasferirsi

Prendendo come esempio un ipotetico trasferimento proprio in Australia, è indubbio che esistono certe difficoltà per chi decide di partire. Innanzitutto c’è il lato pratico da risolvere: bisogna mettere un bel po’ di soldi da parte, per coprire l’inizio di questa avventura. Anche il trasloco può rappresentare un problema, ma qui la soluzione non è troppo complicata:  per quanto riguarda la spedizione Italia Australia basta rivolgersi a servizi specifici come Blissmoving, ad esempio. Ma non finisce qui: altri aspetti che aumentano il coefficiente di difficoltà sono la lingua diversa e naturalmente l’iniziale solitudine, visto che lasciare i propri cari e i propri amici non è mai facile. E pesa anche quel senso di spaesamento dato dalle difficoltà di inserimento in una realtà diversa come quella australiana. Ad ogni modo, basta solo avere pazienza: con l’impegno e con il tempo, ogni problema può essere risolto.