Il modo in cui la mente ha potere sul nostro corpo, però, non deve affatto stupirci
Tecnicamente, si definisce mialgia una qualsiasi forma di dolore muscolare, derivante da una serie di patologie molto diverse tra loro che coinvolgono il muscolo e le strutture ad esso collegate. Questa parola, che come molti termini medici deriva dal greco (da “myos”, muscolo, e “algia”, dolore), nasconde dietro a un suono dolce e armonioso un disturbo che non lo è affatto, che può durare molto a lungo o essere addirittura cronico, che può destare solo un piccolo disturbo o risultare addirittura invalidanti.
La mialgia, inoltre, può insorgere in modo graduale oppure improvviso, e spesso è complesso determinarne le cause, specialmente quando il dolore non è localizzato in una singola, piccola area, bensì compare in più zone del corpo e a intervalli non regolari. Quel che è certo è che i motivi che inducono alla comparsa del dolore muscolare sono i più vari; e nella maggior parte dei casi sono uno specchio di patologie di lieve entità, anche facilmente risolvibili, in altri invece possono costituire un campanello d’allarme per problemi più severi, da tenere sotto controllo.
Ciò che però spesso passa inosservato è che tra le cause della mialgia si annoverano anche lo stress e l’ansia. Ebbene sì: il dolore muscolare è uno dei sintomi più frequenti di un malessere che – strano a dirsi – è prevalentemente psicologico. Il modo in cui la mente ha potere sul nostro corpo, però, non deve affatto stupirci: da tempo è dimostrato che la psicosomatica ha interazioni in moltissimi aspetti della nostra vita, e riguarda tutti anche se in misura diversa. Alcune persone, ad esempio, manifestano il proprio disagio con segni tangibili sulla pelle (come dermatiti e psoriasi), altre invece con malessere intestinale, digestione difficile, nausea. Ma anche coloro che appaiono apparentemente immuni dagli effetti della psicosomatica sono in realtà coinvolti in alcune semplici dinamiche: si pensi, ad esempio, alla sudorazione abbondante in caso di ansia, o il tremore quando abbiamo paura, dei “sintomi” molto comuni, che riguardano praticamente la totalità della popolazione.
Il legame tra ansia e dolore muscolare è stato scoperto per via empirica: molto spesso persone che soffrono di mialgia, dopo aver effettuato vari esami e accertato che non sussistono cause patologiche a livello fisico, notano un progressivo peggioramento dei sintomi in concomitanza con momenti di forte stress; oppure, viceversa, si accorgono di un miglioramento della sintomatologia nei periodi in cui, lavorando sulla componente ansiosa, i livelli di stress scendevano considerevolmente. Inoltre, il rapporto tra i due disturbi – l’ansia e la mialgia – sembrava addirittura essere proporzionale, tanto che bassi livelli di ansia si accompagnavano spesso a un calo del dolore muscolare, ma non alla sua completa scomparsa. Queste ricerche hanno dato molto su cui riflettere a medici e psicologi e tuttora gli studi sull’argomento sono molto un argomento di interessante dibattito.
D’altra parte, soffrire d’ansia è oggi una condizione molto diffusa, imposta da ritmi di vita spesso troppo veloci, da responsabilità e carichi psicologici sempre più pesanti, da difficoltà emotive e relazionali dettate dalle nuove modalità cui la tecnologia ci ha introdotto e così via. A tutto ciò, inoltre, possono sovrapporsi anche casi particolarmente sfortunati, in cui eventi esterni influiscono negativamente sul normale svolgersi della quotidianità (imprevisti, lutti improvvisi, traumi psicologici di varia natura…).
Da questo punto di vista è quindi un bene – paradossalmente – che l’ansia sia collegata a manifestazioni fisiche, per loro natura molto più evidenti e facili da riconoscere. Il dolore muscolare può diventare, in questo senso, un campanello di allarmerispetto al malessere psicologico, utile per rendersi conto di problemi che viviamo solo in superficie, o di cui difficilmente ci accorgiamo con vera cognizione di causa. Il dolore aiuta a fermarsi, a rallentare, a prendere coscienza di sé, e – non per ultimo – ci costringe a chiedere aiuto, anche quando non sentiamo la necessità di farlo. Se ignorato, all’aggravarsi dei disturbi legati all’ansia, il dolore si ripresenterà più forte e invalidante di prima, rendendo difficili anche le azioni più semplici e naturali.
Molti sintomi connessi ad uno stato d’ansia sopra i normali livelli prevedono non solo un semplice dolore muscolare, ma anche molte altre manifestazioni in vario modo connesse alla mialgia, tra cui tensioni muscolari, crampi e tremori, formicolii alle estremità degli arti (mani e piedi, ma anche intorno alla bocca). Spesso, il dolore muscolare si concentra sulle articolazioni, causando fitte più o meno acute a una o più articolazioni (in particolare polsi, caviglie, ginocchia e spalle) o dolori intercostali, tipici anche degli attacchi di panico. C’è inoltre chi all’ansia e ai dolori muscolari da essa causati associa disturbi di altro genere, spesso correlati alla respirazione, come un senso di oppressione al petto e difficoltà nel respirare normalmente, giramenti di testa e iperventilazione; oppure, ancora più comuni sono le manifestazioni connesse con disturbi gastro-intestinali, come la nausea.
In questi casi diventa assolutamente prioritario riconoscere la causa scatenante della condizione d’ansia e combattere e controllare i sintomi connessi allo stato ansioso. Il supporto di uno psicoterapeuta è fondamentale in questo frangente: tecniche di rilassamento, sport e attività fisica possono infatti attenuare di molto lo stress, se associati alla giusta psicoterapia.