Nuove misure in Grecia per salvaguardare le isole di Santorini e Mykonos
Vacanze | ARTICOLO SPONSORIZZATO

Nuove misure in Grecia per salvaguardare le isole di Santorini e Mykonos

28 giugno 2024 | 10:16


Il governo introduce limitazioni alle navi da crociera per contrastare il sovraffollamento e favorire un turismo più sostenibile e autentico


Di recente, la Grecia ha annunciato un’importante iniziativa volta a tutelare le sue isole più famose dal crescente afflusso turistico, una decisione che nasce dalla necessità di preservare l’integrità ambientale e culturale delle destinazioni più iconiche del paese, spesso messe a dura prova dal turismo di massa.

Le nuove regolamentazioni prevedono un approccio innovativo per gestire meglio i flussi turistici e garantire un’esperienza più autentica e sostenibile sia per i visitatori che per i residenti.

È un cambiamento che potrebbe trasformare profondamente il panorama turistico greco, aprendo nuove opportunità per destinazioni meno conosciute e favorendo una distribuzione più equilibrata dei visitatori; e le conseguenze di queste misure potrebbero estendersi ben oltre i confini nazionali, influenzando il modo in cui altre località turistiche in tutto il mondo affrontano sfide simili.

Riuscirà questa strategia a bilanciare sviluppo turistico e sostenibilità?

La decisione della Grecia di limitare le navi da crociera mira a preservare le isole più iconiche

La Grecia ha recentemente annunciato l’intenzione di ridurre il numero di navi da crociera autorizzate ad attraccare su alcune delle sue isole più iconiche, tra le quali Santorini e Mykonos. Si tratta, ovviamente, di una misura che andrà a influenzare questa tipologia di turismo e a causa della quale molti potenziali visitatori – che oggi possono contare su svariate soluzioni per esplorare le due isole (nella pagina relativa allecrociere last minute di TicketCrociere.it è possibile trovarne alcune) – potrebbero essere costretti a cercare delle alternative. Il motivo della decisione sarebbe il tentativo di contrastare gli effetti negativi del sovraffollamento turistico e la misura prevede, in particolare, l’introduzione di un tetto massimo per le navi da crociera: l’obiettivo è arrivare a una significativa riduzione del flusso di passeggeri verso le isole delle Cicladi, che sono state definite “sofferenti” a causa del turismo eccessivo.

Il primo ministro Mitsotakis ha sottolineato che queste limitazioni saranno probabilmente attuate già dal prossimo anno e che saranno affiancate da un sistema di assegnazione competitiva degli slot di ormeggio. Ciò significa che le navi da crociera dovranno partecipare a una sorta di gara per ottenere i diritti di attracco, garantendo così un controllo più rigoroso sul numero di turisti che sbarcano quotidianamente sulle isole.

La scelta di Santorini e Mykonos come focus principale di queste nuove misure non è casuale: la prima, in particolare, è descritta come l’isola più sensibile a questo tipo di problematiche, seguita, per l’appunto, da Mykonos.

Per capire meglio di cosa stiamo parlando, basti pensare che, secondo i dati raccolti nel corso dell’ultimo anno, circa 800 navi da crociera hanno trasportato 1,3 milioni di passeggeri a Santorini, un’isola che ospita solo 15.000 residenti permanenti. E per quanto riguarda Mykonos, l’isola, che ha accolto quasi 750 navi nello stesso periodo, ha registrato un aumento del 23% rispetto all’anno precedente.

Questa situazione ha portato a una saturazione delle infrastrutture locali, con conseguenze negative non solo per i residenti, ma anche per i turisti che cercano un’esperienza autentica e rilassante.

Nuove opportunità per le isole meno conosciute e vantaggi per l’esperienza dei turisti in Grecia

L’impatto delle nuove regolamentazioni sulle crociere dirette verso Santorini e Mykonos sarà, per ovvi motivi, decisamente significativo e avrà ripercussioni su diverse aree.

In primo luogo, le compagnie di crociera dovranno rivedere i loro itinerari e programmi di viaggio, adattandosi alle nuove restrizioni. La conseguenza naturale sarà una riduzione del numero di navi che potranno attraccare contemporaneamente, e di conseguenza, una diminuzione del numero di turisti che potranno visitare queste isole in determinati periodi dell’anno.

Allo stesso tempo, però, altre isole meno conosciute dell’arcipelago delle Cicladi o di altre regioni della Grecia potrebbero diventare nuove mete di interesse. Questo potrebbe avere un effetto positivo sulla distribuzione del turismo nel paese, favorendo lo sviluppo economico di aree meno visitate e riducendo la pressione sulle destinazioni più popolari.

Dal punto di vista dei viaggiatori, peraltro, queste modifiche potrebbero comportare una pianificazione più attenta e anticipata dei viaggi. I turisti dovranno essere informati sulle nuove regole e sui cambiamenti nei programmi di viaggio, e sarebbero spinti a scegliere alternative o periodi diversi per visitare Santorini e Mykonos.

E, paradossalmente, le infrastrutture locali delle isole maggiormente interessate dalle nuove regolamentazioni potrebbero trarre beneficio dalla riduzione del sovraffollamento. Con un numero inferiore di turisti giornalieri, infatti, sarà possibile migliorare la gestione delle risorse e la conservazione del patrimonio naturale e culturale. Nel contempo, una minore pressione turistica è destinata a ridurre i problemi legati alla sicurezza e all’inquinamento, contribuendo a preservare l’ambiente e la qualità della vita dei residenti.

Destinazioni turistiche europee: un trend globale verso un turismo sostenibile?

Un confronto con altre destinazioni turistiche che hanno adottato misure simili può offrire ulteriori spunti di riflessione.

Pensiamo a Venezia, che ha introdotto un divieto per le grandi navi da crociera nel 2021, rispondendo agli avvertimenti dell’Unesco sui rischi per il patrimonio culturale della città. Oppure ad Amsterdam che, con un’attenzione particolare alla riduzione dell’inquinamento e del sovraffollamento turistico, ha limitato l’attracco delle navi da crociera nel 2023. Nello stesso anno, peraltro, anche Barcellona ha ridotto il numero massimo di navi da crociera che possono attraccare simultaneamente, riducendolo da dieci a sette.

Insomma, abbiamo già diversi esempi di regolamentazioni che vanno nella stessa direzione di quella intrapresa per le isole greche sopracitate: esempi che dimostrano come le misure introdotte in Grecia siano parte di una tendenza più ampia e crescente verso il turismo sostenibile.

La gestione attenta dei flussi turistici, d’altronde, è essenziale per garantire che le destinazioni rimangano attrattive e vivibili sia per i residenti che per i visitatori. E, soprattutto, per muoversi verso un tipo di turismo di qualità superiore, dove l’attenzione è rivolta non solo alla quantità di visitatori, ma anche, e soprattutto, alla loro esperienza e all’impatto che hanno sull’ambiente locale.

Per il futuro, è probabile che altre destinazioni turistiche seguiranno l’esempio della Grecia, implementando misure simili per proteggere i loro beni naturali e culturali. Le compagnie di crociera, dal canto loro, dovranno adattarsi a queste nuove realtà, sviluppando itinerari che rispettino le limitazioni imposte e offrano comunque esperienze indimenticabili ai loro clienti.

Quali conclusioni possiamo trarre dalla decisione del governo greco?

La decisione della Grecia di limitare le navi da crociera rappresenta un cambiamento significativo verso un turismo sostenibile. Proteggere le isole come Santorini e Mykonos non è solo una necessità ambientale, ma anche culturale, e si prevede che questa mossa favorirà la distribuzione del turismo verso isole meno note, stimolando lo sviluppo economico e offrendo ai turisti nuove esperienze.

Si profila un futuro di tutela dell’ambiente e della qualità della vita locale per Mykonos e Santorini, sulla scorta di strategie già adottate da altre città di rilievo come Venezia e Barcellona, un importante passo verso un turismo più responsabile.

Quali altre destinazioni seguiranno questo esempio per preservare il loro patrimonio unico?