Oggi i contenitori sono ecologici ed aiutano a risparmiare risorse, energia, soldi e sicuramente a salvaguardare l’ambiente.
Riutilizzare, riciclare, ridurre. Sono le tre erre che dettano la strada verso il futuro del mondo del lavoro sempre più attento alla questione ambientale. Il packaging industriale, infatti, ha cambiato pelle negli ultimi anni, grazie anche alle soluzioni innovative come quelle di P&G. Oggi i contenitori sono ecologici ed aiutano a risparmiare risorse, energia, soldi e sicuramente a salvaguardare l’ambiente.
La rivoluzione del packaging eco sostenibile ha investito anche il mondo della beauty industry che si basa su soluzioni che possono avere lo stesso aspetto e prestazioni di uno concepito senza la preoccupazione verso l’ambiente e allo stesso tempo soddisfare la crescente consapevolezza sociale.
Nel determinare gli acquisti, i requisiti ecologici di un marchio sono un fattore sempre più importante. Nel mondo della cosmetica sono diversi i passi in avanti fatti negli ultimi anni. Alcuni marchi hanno offerto con successo fragranze brevettate in flaconi riutilizzabili (30, 50 e 100 ml con una scala di prezzi discendente). D’altra parte, il riutilizzo ha generalmente un ampio potenziale poiché una confezione può continuare la sua vita svolgendo una funzione diversa. I vasi Kilner, in PET usati per prodotti esfolianti per il corpo o sali da bagno, possono essere riutilizzati per riporre la bigiotteria. Una scatola di profumo in legno può essere riutilizzata come porta gioie. Il grande vantaggio per le aziende cosmetiche è la prolungata visibilità del marchio.
Lo scopo delle diverse aziende è quello di creare un ciclo formulativo in cui ogni aspetto è rispettoso dell’ambiente e l’azienda compensa anche il 100% di anidride carbonica emessa durante l’intero ciclo di vita del prodotto.
Addio alla plastica
In un futuro non troppo lontano occorrerà dire per sempre addio alla plastica, principale responsabile dell’inquinamento di mari, oceani e spiagge. Sostituirla è, però, un’operazione molto meno facile di quanto si potrebbe pensare: gli imballaggi, infatti, sono spesso realizzati in diverse plastiche, difficili da separare e riutilizzare. Per questo motivo, scegliere di ridurre gli imballaggi di plastica monouso e affidarsi al riciclo rappresenta un vero e proprio investimento per le aziende.
Alcune aziende hanno scelto di utilizzare materiale riciclato fino al 97% da bottiglie di latte, succhi di frutta e acqua per i propri nuovi pack e di affidarsi a fibre 100% riciclate persino per i cartoni impiegati come packaging secondario. L’importanza del packaging è fondamentale non solo dal punto di vista estetico, ma anche funzionale: il suo scopo, infatti, è proteggere il prodotto. Si tratta di una questione più controversa di quanto potresti pensare, infatti, molto spesso è estremamente difficile sostituire la plastica. Scegliere il vetro, ad esempio, non è garanzia di una maggior sostenibilità: essendo delicato, infatti, ha necessariamente bisogno di un pack secondario, che non farebbe altro che aumentare lo spreco. Non dimenticare, infatti, che per quanto accattivante, l’imballaggio è solo un involucro che diventerà inevitabilmente spazzatura. Ecco perché non è sempre possibile eliminarlo scegliendo prodotti solidi.
I nuovi materiali
In questa corsa all’eco sostenibilità sono stati scoperti ed utilizzati nuovi materiali. Il Green PE e il Green PET sono dei materiali derivanti da fonti rinnovabili come la canna da zucchero per la creazione del packaging cosmetico. In particolare, l’unità di misura della fonte rinnovabile, il BCC (bio-based carbon content, carbone di origine vegetale) è la componente determinante per la salvaguardare il l’ambiente. Più elevata la percentuale all’interno dei flaconi, più si ridurranno le emissioni di CO² (il Green PE può contenere al suo interno fino a 97-98& di BBC).
I flaconi di Green PET sono identici al PET vergine, mantengono infatti le stesse caratteristiche di brillantezza, trasparenza, colorabilità, deformabilità. Tuttavia, il BCC di questi flaconi non super il 20%.
I prodotti in PVC sono riciclabili ma devono essere separati dall’accessorio se questo è composto da materiali diversi ( es. tappi in metallo). Non è detto che un materiale riciclabile possa essere trasformato nuovamente nel prodotto iniziale, spesso infatti i materiali riciclati vengono utilizzati per produrre prodotti diversi come il tessuto pile del PET o i tubi della rete idrica del polipropilene.
La cosmesi a basso impatto ambientale presuppone per le aziende un forte impegno, sia in termini di ricerca sia di sperimentazione e sicurezza. Non a caso si comincia proprio dalle formulazioni: pulite e con ingredienti naturali, biologici, vegani, “freschi”. Una cosa è certa: un prodotto è sostenibile se tutto il ciclo produttivo lo è. Dall’approvvigionamento delle materie prime a chilometro zero o tramite cooperative che sostengono lo sviluppo delle popolazioni locali, alla ripiantumazione di alberi, tutto contribuisce a “sfruttare il meno possibile” le risorse della Terra