Ruolo dell’avvocato matrimonialista: funzioni e ambiti di competenza
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Ruolo dell’avvocato matrimonialista: funzioni e ambiti di competenza

29 gennaio 2021 | 08:00


Egli si concentra sui diritti e sui doveri che devono essere onorati nel corso di un matrimonio, e ovviamente è la figura di riferimento anche per le separazioni e per i divorzi.


Diventare avvocato matrimonialista è una delle opzioni lavorative a disposizione di chi decide di intraprendere una carriera di giurista. Abbiamo intervistato Mariarosaria della Corte, avvocato matrimonialista Roma, per saperne di più su questa professione e sulle sue peculiarità.

Qual è il percorso di formazione che deve essere seguito da chi desidera diventare avvocato matrimonialista?

Non ci sono differenza rispetto a quello richiesto dalle altre professioni forensi. Ciò vuol dire che si prende la laurea triennale e poi quella specialistica, prima di cominciare un percorso di tirocinio da effettuare in uno studio legale. Ovviamente è auspicabile che la pratica si svolga nello studio di un avvocato matrimonialista che sia specializzato in diritto di famiglia, in modo che sia più semplice e immediato acquisire le competenze che occorrono per fare strada nel settore. Terminato il tirocinio, è necessario affrontare l’Esame di Stato che consente l’abilitazione allo svolgimento della professione di avvocato. Lo step successivo, una volta che l’esame è stato superato, consiste nell’iscrizione all’albo, senza la quale non si può esercitare la professione, a prescindere dal fatto che si decida di lavorare in autonomia o per conto di altri. Per un bagaglio culturale più ampio, è consigliabile frequentare corsi di pedagogia o di psicologia in grado di offrire competenze utili per lo svolgimento della professione.

Di che cosa si occupa un avvocato matrimonialista?

Egli si concentra sui diritti e sui doveri che devono essere onorati nel corso di un matrimonio, e ovviamente è la figura di riferimento anche per le separazioni e per i divorzi. Può essere chiamato in causa, inoltre, nel caso di matrimoni tra persone di culture e Paesi diversi: proprio per questo motivo deve avere una competenza approfondita sulle leggi relative all’immigrazione. Ancora, gli avvocati familiaristi possono occuparsi delle unioni delle coppie di fatto e delle convivenze al di fuori del vincolo matrimoniale. L’avvocato familiarista non è diverso dall’avvocato divorzista, nel senso che non ci sono differenze tra le due specializzazioni. Un altro degli argomenti di interesse è quello relativo ai diritti dei minori: sono gli avvocati matrimonialisti, infatti, a stabilire la tipologia di affidamento più adatta in considerazione della tutela dei minori per il loro bene.

Che competenze sono richieste a un avvocato matrimonialista?

Ovviamente una specifica conoscenza della legge in relazione al diritto di famiglia e ai diritti dei minori, ma non solo: considerata la delicatezza delle tematiche che è chiamato a trattare, un bravo avvocato matrimonialista deve essere anche empatico e possedere ottime capacità di mediazione. L’empatia, in particolare, è un requisito da cui non si può prescindere, dal momento che ha a che fare con la sfera personale e con la dimensione umana. Un abile professionista è capace di trattare tutte le situazioni in cui viene chiamato in causa con tutto il riguardo richiesto. A livello caratteriale, poi, un avvocato matrimonialista deve essere paziente ma al tempo stesso avere polso, essendo in grado di adottare una condotta distaccata per non farsi coinvolgere dal punto di vista emotivo nelle questioni che deve affrontare sul piano professionale. È chiaro, infatti, che separazioni e divorzi in cui ci sono di mezzo bambini possono essere fonte di emozioni che, tuttavia, devono essere messe da parte per evitare che l’obiettività ne risulti penalizzata.

Come si sceglie un avvocato matrimonialista?

Di certo l’esperienza è un fattore di primaria importanza. Nel momento in cui ci si accinge a individuare l’avvocato a cui ci si vuole affidare, è opportuno verificare che egli svolga la professione da abbastanza tempo per poter essere ritenuto esperto e accreditato nel settore di riferimento. Nella maggior parte dei casi, quelle che richiedono il coinvolgimento di un avvocato matrimonialista sono questioni decisamente delicate e molto importanti, al punto che potrebbero cambiare addirittura l’evolversi dell’esistenza delle persone coinvolte. Per questo motivo è indispensabile fare riferimento a un professionista bravo, competente dal punto di vista teorico ma anche pratico: deve, quindi, sapere in che modo muoversi avendo già avuto a che fare con situazioni simili.

L’esperienza, però, da sola non è sufficiente a definire un bravo avvocato.

In effetti, sarebbe preferibile conoscere il proprio avvocato di persona, in modo da comunicare con lui ogni volta che se ne ha la necessità in maniera diretta. Non bisogna mai dimenticare che l’avvocato è un rappresentante legale a cui ci si deve affidare quando occorre; non ha senso optare per un professionista che magari costa poco ma abita lontano, perché in questo caso non sarà possibile interagire con lui con la frequenza necessaria. Sul piano umano, un avvocato familiarista bravo non può che essere indulgente e al tempo stesso tollerante. In effetti, chi ritiene di non poter vantare tali doti non dovrebbe aspirare a una carriera da avvocato matrimonialista, ma potrebbe preferire un percorso differente, in ambito penalistico o civilistico, per raggiungere il successo.