Scontrino elettronico: entrata in vigore, regole e metodi di comunicazione
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Scontrino elettronico: entrata in vigore, regole e metodi di comunicazione

5 settembre 2020 | 17:02


Una normativa che guarda molto al passato, ma che si differenzia per innovazione e spirito di adattamento ai tempi moderni.


Lo scontrino elettronico è la novità 2019/2020 introdotta, assieme all’e-fattura, per contrastare l’evasione fiscale in Italia. Fortemente voluta da Esecutivo e Agenzia delle Entrate, è stato legiferato negli ultimi due anni da una normativa ben precisa. Una normativa che guarda molto al passato, ma che si differenzia per innovazione e spirito di adattamento ai tempi moderni. In pratica le leggi che normano l’argomento si rifanno ai principi base già in vigore dagli anni ‘70 ad oggi, ma si riflettono su una realtà contemporanea in continua evoluzione. Purtroppo le date dell’entrata in vigore definitiva dei corrispettivi telematici, è slittata, causa Covid-19, al primo gennaio 2021. Se tutto fosse andato come doveva andare, senza interruzioni o sospensioni, lo scontrino elettronico sarebbe dovuto “in azione” in via definitiva (per tutti) a partire dal primo luglio 2020. Le procedure sono comunque state semplificate, tanto che oggi è comunque possibile l’invio corrispettivi telematici senza registratore di cassa.

Perchè è stato introdotto lo scontrino elettronico in Italia

Purtroppo l’Italia vanta un triste primato. Un primato di cui non andare assolutamente fieri. Il Bel Paese è infatti in vetta alla classifica dei paesi per la maggiore evasione fiscale. Prima assoluti, ma non lasciati da soli sul podio. Il secondo posto se lo aggiudica la Germania, mentre la medaglia di bronzo va alla Francia.

In Italia dobbiamo fare i conti con un’evasione fiscale che fa totalizzare numeri da capogiro. Circa 300,000 milioni di euro/annui di evasione, tra lavoro al nero, imposte dirette non pagate ed economia sommersa. Un baratro fiscale che rischia ogni anno di far crollare il precario equilibrio economico e fiscale del paese. Alla luce di questa gravosa situazione l’Esecutivo ha pensato bene di cercare una soluzione che potesse porre fine (o per lo meno far diminuire) questo andamento.

Ecco quindi che entra in scena lo scontrino elettronico e la comunicazione dei corrispettivi telematici. L’e-scontrino ha il compito di arginare il fenomeno dell’evasione fiscale, mettendo a disposizione dei contribuenti diversi metodi per comunicare al fisco le chiusure giornaliere.

Corrispettivi telematici: ecco come comunicarli ad AdE

Agenzia delle Entrate ha messo a disposizione di tutti gli esercenti due diverse modalità per inviare i corrispettivi telematici:

  1. Registratori di cassa telematici
  2. Fatture e Corrispettivi

Registratori di cassa telematici

Attraverso i registratori di cassa telematici gli esercenti possono trasmettere i corrispettivi giornalieri. Purtroppo questo metodo prevede di sostenere una spesa non indifferente. Le casse telematiche infatti sono strumenti funzionali, ma molto cari. Richiedono una manutenzione costante (e non economica) e soprattutto una connessione internet stabile e costante. Senza collegamento ad internet non funzionano e non è quindi possibile emettere scontrini elettronici. Un problema non da poco per moltissimi piccoli commercianti.

Portale Fatture e Corrispettivi

Agenzia delle Entrate ha creato una piattaforma gratuita sulla quale è possibile registrarsi (gratis) con le proprie credenziali SPID. Una volta effettuato l’accesso (che dovrà essere ripetuto ogni volta da capo) basta poi seguire le indicazioni riportate dal sito. Purtroppo non sono indicazioni semplici e il procedimento risulta molto macchinoso e soprattutto lento.

Corrispettivi telematici: invio senza registratori di cassa

Oggi esiste un’alternativa ai due metodi precedenti. Una valida alternativa vogliamo aggiungere. Si tratta di una piattaforma specificatamente programmata per inviare i corrispettivi telematici senza l’ausilio dei registratori di cassa. Il sistema rimane sempre collegato alla piattaforma di Agenzia delle Entrate e appena lo scontrino elettronico è compilato, invia richiesta ad AdE.

Quest’ultima risponde emettendo un documento pdf, più il numero progressivo della transazione. Il numero deve essere consegnato al cliente e quindi basterà stamparlo su supporto cartaceo con l’aiuto di una qualunque piccola e d economica stampante bluetooth. Il documento pdf invece non ci sarà nemmeno bisogno di stamparlo. Basterà infatti inviarlo al cliente tramite chat o email.

Questo sistema fa risparmiare tempo e denaro ai commercianti, che non dovranno sobbarcarsi le spese per l’acquisto di un registratore telematico. Inoltre è proprio come se fosse AdE stessa ad adempiere agli obblighi fiscali per conto dell’esercente.

Infine lo scontrino elettronico rappresenta una garanzia digitale recuperabile in qualunque momento dai clienti e per qualunque ragione (conservazione degli scontrini ai fini della detrazione fiscale, o per la dichiarazione dei redditi, note spese, ecc…).