Terapia di coppia per affrontare una crisi, quando è urgente?
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Terapia di coppia per affrontare una crisi, quando è urgente?

6 giugno 2019 | 08:00


Spesso, ci si rende conto dell’abisso formatosi quando ormai la situazione versa sull’orlo dell’irreparabile


Un noto detto recita “l’amore non è bello se non è litigarello”. Eppure, troppo brio in una coppia non è da considerare sempre il condimento ideale per mantenere viva e stabile una relazione. Presto o tardi, potrebbe arrivare un momento nella vita coniugale in grado di incrinare irrimediabilmente tutto quello che si è costruito insieme fino ad allora.

Spesso, ci si rende conto dell’abisso formatosi quando ormai la situazione versa sull’orlo dell’irreparabile: routine quotidiana, responsabilità nella cura e crescita dei figli, pesanti ore di lavoro… Sono solo alcuni dei motivi che possono portare a una crisi di coppia.

Le cause sono, tuttavia, variabili, poiché la vita e i vissuti di ciascuno sono unici e influenzano in maniera differente l’evoluzione di una coppia.

Quando ormai il vulcano inizia a gorgogliare, forse sarebbe meglio correre ai ripari consultando uno specialista: ricorrere a una terapia significa fermarsi un momento e interrogarsi su se stessi e la vostra “metà” cercando di analizzare la situazione insieme per ripartire con una marcia diversa e continuare il percorso scelto il giorno del fatidico sì.

Ma quando diventa necessario arrivare a questo confronto guidato? Di seguito, troverete descritte le situazioni tipiche in cui una coppia avrebbe bisogno di un aiuto esterno per superare i momenti di difficoltà coniugale.

Le coppie giovani in crisi

La trepidazione della nuova vita insieme può affievolirsi molto rapidamente. L’entusiasmo dei primi anni di fidanzamento può cambiare improvvisamente, specialmente se abitare a stretto contatto nella stessa casa non è come lo avevate prospettato: piccoli difetti o abitudini poco gradite che non si conoscevano del proprio partner (ma venute a galla una volta ritrovati sotto lo stesso tetto) possono alla lunga compromettere il rapporto fino a superare i normali livelli di sopportazione.

E se è vero che “il lupo perde il pelo ma non il vizio”, potrebbero non essere sufficienti delle semplici scuse per ritornare alla normalità. Sebbene in questo genere di situazioni basti un minimo di organizzazione nel rispetto reciproco, mantenere le buone abitudini potrebbe necessitare di una guida che insegni ai nuovi coniugi a perseverare per mantenere un’atmosfera armoniosa nella coppia.

Ma i comportamenti frivoli sono solo uno dei motivi in grado di destabilizzare la vita di coppia.

Molto spesso, coronare finalmente il sogno del nido d’amore può significare per uno dei due dipendere dall’altro e stare sempre e unicamente insieme. Limitare gli spazi della propria metà porta inevitabilmente a una crisi: la scelta di dedicare il proprio tempo solo l’uno all’altra potrebbe non essere condivisa, mentre la costante possessività evolve anche in manifestazioni di gelosia e, nel peggiore dei casi, di aggressività sia fisica sia verbale.

In risposta a questo atteggiamento, l’altro elemento della coppia rischia di diventare succube oppure sceglie altre strade: troncare il rapporto o tradire per evadere dalla realtà in cui si è imprigionati. La terapia diventa dunque essenziale per sanare la relazione se ciò è nell’interesse di entrambe le parti, cercando di far riflettere sull’importanza del lasciare al proprio partner la sua indipendenza e individualità: vivere insieme non significa possedere l’altro, ma completarsi grazie a ciò che ciascun elemento apporta al rapporto.

Le coppie di lunga data in crisi

Sebbene la possessività possa essere contemplata come una delle cause di crisi coniugale, vi sono anche altri tipi di problematiche che possono nuocere alle relazioni durature.

Una di queste è l’arrivo e conseguente crescita dei figli: anche se inizialmente la nascita dei bambini viene accolta in generale favorevolmente da entrambi, può capitare che dopo poco tempo la responsabilità e il peso della loro formazione diventi appannaggio solo della donna, specialmente se la mancanza della presenza maschile in casa è dovuta al lavoro di quest’ultimo.

Questo genere di situazione comporta continue liti, per esempio, per quanto riguarda chi debba accompagnare i ragazzi a scuola o assisterli nei compiti e nelle varie attività extra curriculari, senza contare le ipotetiche mancanze dovute all’assenza del supporto di una delle due figure genitoriali.

Al contrario, la mancanza della prole può anch’essa essere considerata una causa di crisi: l’impossibilità fisica di non riuscire ad avere figli o la scelta di uno dei due di non volerne affatto porterebbe l’altro coniuge a comportarsi con distacco oppure a cadere in un circolo vizioso che spesso comprende vere e proprie patologie come depressione e attacchi di panico.

Ancora, con l’avanzare dell’età e del tempo trascorso insieme, può capitare che arrivi un momento nella coppia in cui uno dei due partner debba badare e accudire anche un parente, come il rispettivo suocero o suocera.

L’arrivo di una figura esterna può compromettere pericolosamente l’armonia che vige in casa, specialmente se non esiste alla base un rapporto di cordialità e rispetto: il nuovo o la nuova arrivata potrebbe iniziare a comportarsi come il padrone di casa, sentenziare sullo stile di vita o esigere dai membri della famiglia trattamenti e richieste particolari. Ciò comporta un’invasione totale della privacy della coppia che nei casi più estremi vede lesa anche la propria sfera sessuale.

Infine, è proprio l’assenza di intimità un’altra delle cause in grado di creare una rottura tra i due coniugi: la routine quotidiana, i vari impegni lavorativi e la mancanza di tempo eliminano lentamente i momenti di intesa fisica e sentimentale indispensabili per mantenere viva la fiamma dell’amore. Succede anche che complicazioni o malattie dovute all’avanzare dell’età fomentino queste difficoltà, rendendo necessaria la figura del terapista.

Altre circostanze per cui la terapia di coppia è utile

Esistono ulteriori cause che richiedono l’aiuto di uno specialista (come www.psicologa-psicoterapeuta-padova.it).

Non è raro che incidenti o fatalità di vario tipo (la perdita di una persona cara, un licenziamento o altre esperienze traumatiche) portino uno o anche entrambi i partner ad avere crolli psicologici in grado di destabilizzare anche i rapporti più collaudati.

Investimenti sbagliati o vizi sono ulteriori insidie che possono mettere a dura prova una relazione solida: rimanere improvvisamente col conto in rosso o rendersi conto che il partner sperpera i risparmi di una vita per accontentare voglie passeggere o per effettuare acquisti improbabili può portare a crisi serie e difficilmente risolvibili senza il ricorso a un terapista.