Affidarsi a un esperto che ha esperienza vuol dire avere maggiori possibilità di ottenere risultati soddisfacenti e di essere seguiti nella fase post operazione, che ora andremo a trattare.
Soffrire di calvizie è una cosa con la quali molti uomini convivono, eppure alcuni non riescono proprio ad accettare il loro aspetto fisico. Se ti guardi allo specchio e ti dispiace vederti senza capeLa rarefazione capillare è una delle principali lamentele tra gli uomini (ma anche tra le donne), tuttavia in alcuni casi il trapianto di capelli non è consigliabile o non è più un’opzione possibile a causa dell’estensione della zona calva: una delle migliori soluzioni è la tricopigmentazione.
La tricopigmentazione riduce il contrasto del cuoio capelluto, creando “l’illusione” di più capelli nelle regioni colpite dalla caduta di questi. La procedura è adatta più o meno a tutti, persone di sesso sia maschile che femminile.
Si utilizza la pionieristica e rinomata tecnica italiana di tricopigmentazione riconosciuta a livello mondiale dai principali centri di trattamento capillare e dall’ISHRS (International Society of Hair Restoration Surgery).
La tricopigmentazione è un trattamento non chirurgico eseguito da medici specializzati. Consiste nel creare una sensazione visiva di densità capillare attraverso l’introduzione di pigmenti biocompatibili, che non cambiano colore nel tempo.
Sebbene il concetto di depositare il pigmento sulla pelle sia essenzialmente lo stesso, la tricopigmentazione non è un tatuaggio. Richiede una profonda conoscenza anatomica ed estetica, esperienza con le malattie del cuoio capelluto e negli interventi di restauro dei capelli affinché la procedura sia sicura e con un risultato il più naturale possibile.
Il tatuaggio viene eseguito da un artista della decorazione del corpo, con vernici permanenti e applicato in profondità sotto lo strato della pelle. Per avere un’idea chiara di cosa stiamo dicendo, basta andare su internet e cercare fotografie pre e post tricopigmentazione (questa cosa serve al paziente per sapere a cosa va incontro).
Con l’ausilio di un’apparecchiatura unica per la Tricopigmentazione, il pigmento si deposita in piccole quantità negli strati più superficiali della pelle. Non c’è sanguinamento, ma potrebbe esserci un lieve disagio nell’area, che può essere alleviato con l’uso di anestetici locali. I capelli sul posto non subiranno alcun danno, quindi la tricopigmentazione non farà cadere gli ultimi fili rimasti aderenti alla cute.
La procedura viene eseguita in tre sessioni, che possono richiedere dalle due alle quattro ore a seconda dell’area da trattare. Le prime due sedute vengono eseguite in giorni consecutivi e la terza dopo trenta giorni affinché il pigmento venga gradualmente installato sulla pelle.
La tricopigmentazione può essere sia permanente che semipermanente e chiaramente ci sono differenze tra le due soluzioni. Ma la cosa più importante è quella di avere la saggezza e la capacità di scegliere un centro dove lavorano professionisti specializzati e con grande esperienza:infatti affidarsi a pseudo esperti che in realtà vogliono speculare attraendo il cliente con l’arma del risparmio è una pessima idea.
Affidarsi a un esperto che ha esperienza vuol dire avere maggiori possibilità di ottenere risultati soddisfacenti e di essere seguiti nella fase post operazione, che ora andremo a trattare.
Tricopigmentazione:cosa succede dopo l’operazione?
Per raggiungere l’obiettivo desiderato il paziente dovrà essere molto attento nella fase post operatoria e seguire tutte le indicazioni dell’esperto al quale si è affidato. Innanzitutto ricordiamo che la cute dopo un intervento di tricopigmentazione,sia permanente che semipermanente, si presenterà con delle microlesioni superficiali e che faranno si che il paziente riscontrerà un’infiammazione temporanea, a volte accompagnata da un rossore, ma che salvo complicazioni dovrebbe scomparire all’incirca 24 o 48 ore.
Altra precauzione che dovrà seguire il paziente sarà quella di non toccare le zone trattate evitando quindi per almeno 24 48 ore di mettere lozioni, shampoo, acqua troppo calda ed è anche sconsigliato di fare attività fisica intensa, per evitare una copiosa sudorazione.
Inoltre nei giorni successivi si potrà fare lo shampoo ma usando prodotti idonei e consigliati dal medico, mettendo poi delle soluzioni lenitive che sono state consigliate dallo specialista. Ma ancora più importanti saranno le sedute di mantenimento annuali che serviranno a mantenere una buona qualità della tricopigmentazione e che andranno a riportare i punti di pigmento definiti e vividi, che saranno totalmente o parzialmente riassorbiti.
La tempistica di queste sedute è impossibile da definire in maniera generica perché dipenderà dalla cute e dalle esigenze di ogni singolo paziente,ma possiamo dire che si fanno ogni 8 mesi circa.