La collezione permanente e le varie mostre temporanee che si susseguono offrono un racconto dettagliato e molto interessante dell’arte del nostro Paese dagli anni ’40 a oggi.
Per un turista, la città di Bologna rappresenta senza dubbio una destinazione da non perdere, viste le tante attrazioni che meritano di essere scoperte e ammirate da vicino. Fra queste c’è per esempio il Museo di Arte Moderna, che è stato inaugurato 15 anni fa e che si trova in corrispondenza dell’ex forno del pane. La collezione permanente e le varie mostre temporanee che si susseguono offrono un racconto dettagliato e molto interessante dell’arte del nostro Paese dagli anni ’40 a oggi. È presente, tra l’altro, “Homage to the Hollywood Squares (featuring Bridget Riley)”, opera di Francesco Vezzoli: si tratta di un arazzo di grandi dimensioni di forma quadrata in cui il medium tessile viene impiegato per reinterpretare le tessiture di Anni Albers e le composizioni optical di Bridget Riley in una chiave ironica.
Potrebbe essere una buona idea quella di cercare un Hotel a Bologna nei pressi del Mercato della Piazzola. Stiamo parlando del mercato all’aperto più famoso e antico di tutta la città, in programma dall’alba al tramonto tutti i venerdì e tutti i sabati nella grande piazza Mercato, vicino al Giardino della Montagnola. Si pensa che il primo anno in cui è stata organizzata la Piazzola sia stato il 1251: ai tempi si trattava di un mercato di bestiame, mentre oggi ci sono più di 400 tra artigiani e venditori ambulanti che vendono prodotti delle più diverse categorie merceologiche, dai cosmetici alle calzature, dagli oggetti di artigianato agli articoli per la casa, senza dimenticare capi di abbigliamento sia nuovi che usati. Dopo aver passeggiato fra le bancarelle del mercato si può prolungare la propria camminata nel Parco della Montagnola, area verde ottocentesca che ospita i resti di un castello del Trecento.
Il portico più celebre di Bologna è il Portico di San Luca, che si estende per una lunghezza di ben 4 chilometri e conduce dal centro della città fino al Santuario della Madonna di San Luca, che sorge in cima al Colle della Guardia. Bologna, come noto, è la città dei porticati, per un totale di circa 40 chilometri, che aiutano a ripararsi dalla pioggia e, in estate, anche dal sole cocente. Per arrivare al Santuario della Madonna di San Luca, comunque, si può utilizzare anche il San Luca Express, che è un trenino turistico nato proprio per collegare la Basilica con il centro città. Alla fine è prevista anche una degustazione. I Portici di San Luca, curiosamente, sono formati da 666 arcate: 666 è il simbolo del diavolo, e la scelta del numero di arcate non è casuale. Infatti la salita verso il santuario simboleggia un percorso di purificazione dal peccato e di liberazione. Non solo: i portici stessi hanno la conformazione di un serpente, che nell’iconografia tradizionale corrisponde al diavolo che viene schiacciato sotto i piedi dalla Vergine. La chiesa attuale è stata costruita a metà del XVIII secolo, a partire dal 1723, e accoglie al proprio interno opere del Guercino e di Guido Reni.
Un tour di Bologna non può non includere una tappa ai Giardini Margherita, che costituiscono il parco cittadino più conosciuto del capoluogo emiliano. Si estende su una superficie di 26 ettari ed è il parco più grande di tutta Bologna. Risale al 1879, anno in cui venne inaugurato come Passaggio Regina Margherita, e ha mantenuto quasi tutto l’assetto originario, prendendo come spunto i parchi inglesi di stile romantico. Nei Giardini Margherita è presente un suggestivo laghetto artificiale impreziosito da sponde rocciose, e c’è perfino una discoteca estiva.
Il Reno, il Navile, le Moline, il Cavaticcio e il Savena: sono questi i canali che attraversano Bologna, e lo scorcio più piacevole si può ammirare da una piccola finestra situata in via Piella, affacciata sul canale delle Moline. Come il suo nome lascia intuire, per lungo tempo questo corso d’acqua è stato impiegato per l’alimentazione dei mulini che permettevano di macinare il grano. Anche dal ponte di via Malcontenti e da quello di via Oberdan è possibile godere di una piacevole veduta sul Canale delle Moline, che si trova a poco più di 700 metri da piazza Maggiore.