Un buio che continua a magnificare, la Bonaffini apre al Teatro Europa
Un buio che continua a magnificare, la Bonaffini apre al Teatro Europa
“Alla fine ciò che conta non sono gli anni della tua vita ma la vita che metti in quegli anni” ed Antonella Bonaffini di tempo, sembra averne masticato parecchio. Quarantaquattrenne, introversa ed incredibilmente determinata, da tre anni Antonella vive a Lavinio. La scelta di lasciare la Capitale è data da quel legame che, da sempre, la ragazza sente per il suo mare. Messina, è la città che l’artista non manca mai di ricordare, la Sicilia quella terra che forse, la ragazza non avrebbe mai voluto abbandonare perché nella vita, ha più volte dichiarato, quello che più conta è un prezioso organigramma, quello affettivo, ed è in Sicilia, a Messina, che lei ha lasciato i suoi tesori più grandi. Una vita affettivamente travagliata, nel tentativo mai abbandonato, di tramutare quel buio in un vivido raggio di sole. Il titolo dato alla mostra, che il 19 gennaio ricordiamo la vedrà aprire al teatro Europa di Aprilia, traduce proprio la necessità di spingersi oltre, di reagire al grigiore, ricercando quel chiarore in grado di far volare l’anima, abbandonando ogni forma di preclusione. Sono note le iniziative legate al nome di questa artista e che hanno gli Ultimi, da lei da sempre affettuosamente identificati come numeri Primi, come protagonisti. Ed anche ad Aprilia, come in ogni sua mostra, sarà il cuore a far da padrone di casa e come sempre, non ci sarà bisogno di proferir troppe parole, perché saranno i dipinti a parlare, con quel pathos che da anni incanta e che probabilmente, sempre continuerà ad incantare.